Bimba uccisa nel Beneventano, il paese di Maria: “Vogliamo il nome dell’assassino”

Una intera comunità ha preso parte ai funerali di Maria, la bimba rumena di quasi dieci anni, violentata ed uccisa lo scorso 19 giugno nella piscina di un resort di San Salvatore Telesino in provincia di Benevento. “Ma a dodici giorni dalla sua uccisione – dicono alcune mamme che hanno preso parte alle esequie – vogliamo conoscere il nome dell’assassino. Vogliamo tornare ad essere un paese tranquillo”. Le indagini, coordinate dal procuratore della Repubblica di Benevento Giovanni Conzo, continuano a ritmo serrato. Gli inquirenti cercano riscontri alle dichiarazioni rese dagli oltre sessanta testimoni ascoltati e all’unico indagato, al momento, il giovane ventunenne rumeno Daniel.”La piccola Maria è un angelo per tutti noi. L’intera comunità della diocesi deve essere vicina e solidale coi genitori”. Lo ha detto monsignor Michele De Rosa, vescovo di Cerreto Sannita, nell’omelia, celebrando i funerali della bimba rumena di quasi dieci anni, violentata ed uccisa lo scorso 19 giugno nella piscina di un resort di San Salvatore Telesino. Diverse centinaia di persone, tra cui il sindaco di San Salvatore Telesino, Fabio Romano, hanno partecipato alle esequie per stringersi intorno ai genitori della piccola, Andrea e Mario. Serrande abbassate per il lutto cittadino, numerosi manifesti di solidarietà, tantissima gente, tra cui molti bambini, e molti fiori bianchi: un corteo ha accompagnato dalla chiesa alla piazza Salvatore Pacelli la bara bianca di Maria. Dietro il feretro i genitori affranti della piccola, Mario e Andrea, con al fianco amici di famiglia, l’avvocato Fabrizio Gallo, ed il sindaco di San Salvatore Telsino, Fabio Romano. I funerali sono stati celebrati dal parroco don Franco Pezone e don Alfonso Calvano (direttore Caritas Diocesana) alla presenza del vescovo di Cerreto Sannita – Telese – S. Agata dei Goti, monsignor Michele De Rosa.


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