Caserta: arrestato l’amico del pizzaiolo ucciso. Morto per l’assurdo gioco della roulette russa

Svolta nelle indagini per l’omicidio di Marco Mongillo, il pizzaiolo 20enne trovato morto in un’abitazione nel rione Santa Rosalia a Caserta. Ad ucciderlo sarebbe stato un amico durante una folle roulette russa. Il giovane era andato a casa di un pregiudicato con il fratello Vincenzo e un altro ragazzo, Antonio Zampella, 19 anni. Sarebbe stato quest’ultimo a sparare il colpo fatale. Zampella, subito fermato, avrebbe ammesso le sue responsabilità.Un gioco atroce, una lotteria della morte a cui il pizzaiolo non è scampato. I ragazzi si erano dati appuntamento per festeggiare un compleanno a casa di un amico, agli arresti domiciliari, quando hanno deciso di sfidare la sorte. Hanno caricato una pistola con un solo colpo, poi, a turno, se la sono puntata alla tempia. E’ stato Zampella, dopo essere scampato al proiettile, a sparare contro il pizzaiolo. Il ragazzo è morto sul colpo.
“Non volevo, ho provato quell’arma anche su di me, ero convinto fosse scarica”, ha detto Zampella al pm “Ho comprato io la pistola da alcuni extracomunitari di colore, a Napoli, poi l’ ho portata a casa, ma era scarica. Ho puntato l’ arma sulla mia testa e non è esploso nulla”. Dopo aver sparato, il giovane ha lanciato la pistola dalla finestra: finirà sulla rampa del garage dove la troveranno qualche ora dopo i carabinieri.Si tratta di una browning calibro 7,65 con matricola abrasa contenente ancora un proiettile incamerato e altri cinque nel serbatoio. Nel corso del sopralluogo, invece, e’ stato rinvenuto, da parte dei Carabinieri della Sezione Rilievi del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Caserta, un proiettile dello stesso calibro. Tutto sottoposto a sequestro. L’arrestato e’ stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere e posto a disposizione della competente Autorita’ Giudiziaria”. Al vaglio degli inquirenti ci sarebbe anche la posizione di Umberto Zampella, fratello maggiore dell’omicida, che nell’appartamento in cui è stato ucciso Mongillo stava scontando i domiciliari per rapina a mano armata.

 

 


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