Caserta: mistero sull’omicidio del pizzaiolo. Ritrovata l’arma del delitto

Era occupato anche da una persona agli arresti domiciliari l’appartamento al Rione Santa Rosalia, a Caserta, dove è stato trovato il corpo senza vita di Marco Mongillo, di 20 anni, che lavorava in una pizzeria del capoluogo. Lo hanno reso noto i carabinieri che stanno indagando con il coordinamento della Procura di Santa Maria Capua Vetere. La vittima, che era insieme col fratello Vincenzo nell’abitazione in cui ha trovato la morte, viveva invece in un’altra parte della città. I militari hanno poi ritrovato nei pressi della rampa di scivolo dei garage della palazzina anche la pistola con cane armato e colpo in canna. Al momento non è ancora chiaro il contesto in cui sarebbe avvenuto l’omicidio. La vittima è stata raggiunta da un colpo solo. Un sostituto della Procura sta ascoltando nella caserma dei carabinieri, dove ha sede anche il Comando provinciale, alcune persone, tra cui il proprietario dell’abitazione. All’esterno dell’abitazione dove è avvenuto il delitto, il fratello della vittima piangeva disperato. “Non è possibile, non è giusto, non ce la faccio”; presenti anche la madre e la fidanzata di Mongillo. “Era un bravissimo ragazzo” ha detto un amico.

 

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