Casoria: assolti il boss Piscitelli e i complici per l’estorsione all’impreditore di liquori

Colpo di scena in Appello al processo contro i tre esponenti del clan Moccia accusati di estorsione. Ignazio Piscitelli, Carmine Rullo e Carlo Sorrentino sono stati assolti con formula piena dall’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso e rapina. In primo grado erano stati condannati a nove anni di carcere ciascuno. Ignazio Piscitelli fratello del boss Dario era stato arrestato nel luglio del 2014 dopo un anno di latitanza in un appatamento  di Vico Paradisiello a Napoli nei pressi dell’Orto Botanico. Era nascosto su un’armadio tra le valigie. Insieme con i complici aveva preso di mira infatti un imprenditore di Casoria, titolare di un’azienda di importazione di liquori e champagne, sede in Bulgaria, a cui avevano imposto un pesante pizzo: 3 rate da 30 mila euro ciascuna, da pagare a Natale, Pasqua e Ferragosto. E una sera dell’aprile scorso si presentarono nel ristorante di un resort a Castelvolturno, dove la vittima era in vacanza. Dopo essersi qualificati come carabinieri, fecero uscire i clienti, eccetto la vittima a cui rapinarono 30mila euro e un Rolex d’oro, come « acconto» di quanto gli toccava per la «protezione». Quattro giorni dopo, a seguito di varie telefonate minatorie per il ritardo del pagamento della prima rata, furono esplosi diversi colpi di pistola contro l’abitazione della mamma dell’imprenditore.

 


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