Sembra proprio non placarsi la polemica tutta interna al Partito Democratico in seguito al rinvio del congresso cittadino. Polemiche che coinvolgono direttamente lo stesso primo cittadino. A rompere gli indugi, e quindi la luna di miele, Nicola Corrado dirigente di spicco del partito di Renzi. Accuse pesantissime rivolte al nuovo primo cittadino condite anche di un clamoroso retroscena. “Nessuna chiamata è stata ricevuta dal sindaco in merito ad un eventuale disponibilità alla delega assessorile”. Parole di Giuseppe Giordano, dirigente di partito esponente di Officina Democratica e candidato alla segreteria PD. Oltre alle dure parole di Nicola Corrado, anche Giuseppe Giordano, nel corso della lunga conferenza stampa in cui sono state gettate anche ombre sul voto che ha sancito la vittoria di Pannullo, non le manda a dire al primo cittadino. La questione sarebbe legata attorno alla volontà dello stesso Pannullo di offrire un posto in giunta alla capolista Pd della scorsa tornata elettorale, Ada Fariello. “Non siamo mai stati chiamati, non sentiamo e vediamo il sindaco dal 19 giugno – rincara la dose Giordano che prosegue – la nostrà volontà è quella di confrontarci per il bene della città per costruire il percorso della sua ripresa. La corsa alle poltrone e al potere non ci appartiene. Smentiamo categoricamente le parole di Pannullo, che non mai chiamato ne la diretta interessata ne altri”. Un duro colpo per Pannullo, definito anche bugiardo dagli stessi suoi sodali di partito che lo accusano inoltre di dialogare con i soli consiglieri di maggioranza ed esporsi così alle richieste dei singoli e ai personalismi. Un metodo che fu condannato dallo stesso Pannullo tempo addietro e che invece oggi ha fatto suo. Il congresso cittadino, nel frattempo, è rimandato a settembre, così come quella che sarà inevitabilmente una vera e propria resa dei conti.