Crollo della ‘Schola armaturarum’ di Pompei: assolta la funzionaria della Soprintendenza Paola Rispoli

Pompei. Era la notte tra il 5 e il 6 novembre 2010 quando, dopo giorni di piogge torrenziali che flagellavano Napoli e la sua provincia, crollo’ la ‘Schola Armaturarum’ all’interno degli scavi di Pompei. L’antico luogo in cui si addestravano gladiatori e militari fu in pochi attimi un mucchio di macerie e detriti. Per quella perdita di struttura antica era sotto processo Paola Rispoli, responsabile delle verifiche sull’area di città antica dove si verificò il crollo, la Regio III, oggi in pensione. I giudici della prima sezione penale del tribunale di Torre Annunziata, presidente Ernesto Attanasio, hanno assolta la donna, unica imputato per il reato di crollo colposo. L’accusa, sostenuta dal pm Emilio Prisco, per il funzionario della Soprintendenza aveva chiesto una condanna a un anno e mezzo. Assistita dagli avvocati Giuseppe Fusco e Oreste Citacatelli è stata scagionata perche’ il fatto non sussiste. Secondo il perito dell’accusa, in quel novembre del 2010 la prima a cedere fu la parete sul vicolo di ‘Ifigenia’. L’ipotesi avanzata dal perito era pero’ basata sulle immagini fotografiche perche’ le macerie furono rimosse dopo un periodo di sequestro. L’accusa ha sostenuto che il crollo avvenne a causa dei detriti e del fogliame presente sul tetto e non rimosso nel corso di mesi per inerzia di chi doveva provvedere a far si’ che fossero rimosse. Una tesi non condivisa dai giudici.


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