Il boss in carcere chiede alla moglie durante un colloquio di voler lavorare e lei minaccia il suicidio perché “…è una figura di m…”. Accade anche questo nel complesso mondo della camorra. I protagonisti della vicenda intercettati durante un colloquio sono due elementi apicali del clan D’Amico, i “fraulella” del rione Conocal di Ponticelli. Lui è sempre stato ai vertici della cosca: Ciro Perrella, 33 anni. Fu arrestato nel novembre del 2011 insieme con un complice. Andavano in giro nel quartiere a chiedere tangenti dicendo: “Adesso comandiamo noi”. Lei invece è Rosaria Scarallo, 31 anni, arrestata due settimane fa nel maxi blitz “Delenda” che ha smanetllato il clan D’Amico del Conocal. Lo scorso anno durante uno dei tanti colloqui con la moglie Ciro Parrella dice: ” Fino ad ora ce l’ho sempre fatta perché stiamo a due nella stanza. dobbiamo spendere 160 euro, sono 80 ciascuno. Ora sono solo io perché Paperino (all’anagrafe Rosario Buonomo altro pregiudicato del rione Conocal) non li tiene… hai capito com’è? E la stecca di sigarette, due tabacchi a lui ed è saltato il primo 50 euro. Devo uscire per forza con 110, 120 euro…Rosaria è malamente se mi fanno lavorare con il problema che tengo? Io scendo a lavorare in estate…” Lei però non è affatto d’accordo e comincia ad alterarsi durante il colloquio e alza la voce: “Ma che scendi a fare!”. E lui replica: “Mi danno 4/500 euro al mese, ma che ce ne fotte!”. La moglie si innervosce ancora di più: “Tu non lavori. Sull’anima di mio fratello, ci uccidiamo…perché sto sfizio alla gente io non ce lo do…”. Ma Parrella è inflessibile e replica seccato: ” …ma sei scema? Mica è una figura di merda!”. L’ultima parola è sempre della moglie: “Vabbuono, non ci intossichiamo adesso. poi lo facciamo quando scendi a lavorare, ora mi scoccio già da adesso. Tu non devi lavorare”.
(nella foto il carcere di poggioreale e nei riquadri da sinistra Ciro Parrella e la moglie Rosaria Scarallo)