Il pentito Overa: “Ettore Bosti picchiò il figlio di Zizolfi e stava per far scoppiare una guerra di camorra con noi dei Quartieri Spagnoli”

Il pentito dei Quartieri Spagnoli, Maurizio Overa ex uomo di fiducia del boss anche’egli pentito Marco Mariano, è stato chiamato in causa dalla Dda di Napoli nell’ambito del processo contro la cosca dei Contini del Vasto-Arenaccia e in maniera particolare sui colletti bianchi e sugli insospettabili che riciclavano i soldi per conto della cosca di Eduardo Contini ‘o romano. In un verbale di 12 pagine con gli omissis depositato l’altro giorno agli atti del processo il pentito Maurzio Overa parla della figura dell’ex reggente Ettore Bosti. E in modo particolare parla di un pestaggio consumato nei confronti di un uomo che gli aveva mancato di rispetto, dietro una convocazione che aveva interessato un pezzo di camorra cittadina. Il ragazzo venne picchiato davanti agli occhi della mamma e della moglie da parte dello stesso Bosti jr: “…Di recente ci fu un litigio tra Ettore Bosti e un ragazzo dei Quartieri; Ettore Bosti pretese che glielo portassero per picchiarlo, andò Marco Mariano (figlio di Ciro) che cercò di apparare, ma Ettore non volle sentire ragioni. Allora noi ci tirammo fuori, non volendo consegnare il ragazzo a Bosti, alla fine non so chi glielo portò: fu condotto al Borgo, alla presenza di Ettore Bosti, lo accompagnavano anche la moglie e la madre, e Ettore lo picchiò davanti a tutti. Questo giovane mi pare che si chiamasse Alfonso, figlio di Patrizia Zizolfi, che in passato vendeva in zona Quartieri dei prodotti falsi. Secondo me, il fatto che Vincenzo Tolomelli avesse consentito a Bosti di levarsi quello sfizio dimostrava che anche Tolomelli aveva perso la testa e che Ettore Bosti non aveva lo spessore del padre, il quale non avrebbe mai creato rischi di guerra tra clan per litigi di basso profilo, per così dire da discoteca”.

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