Una persistente e continua puzza di bruciato, fumo denso nell’aria a ridosso dell’area interessata e il volo continuo dei Canadair e degli elicotteri: ancora emergenza nella zona del Parco del Vesuvio dove da tre giorni continua a bruciare macchia mediterranea. Un incendio di natura dolosa e per il quale è scattata la caccia ai responsabili. Per migliaia di persone che vivono nei comuni interessati è stata una notte difficile: chiuse in casa, nonostante il forte caldo, in attesa di un intervento risolutivo. Quando l’incendio dei diversi focolai che coinvolgono un’area di alcuni chilometri sembra sotto controllo, ecco che le fiamme riprendono vita e il fumo si alza ancora più denso, visibile da diverse zone della provincia di Napoli. E continua, su Facebook, l’attività di denuncia, con foto, video e commenti polemici dei residenti che sottolineano lo scempio all’ambiente.
“Il parco del Vesuvio continua a bruciare da quattro giorni e appare sempre più evidente che, oltre a individuare i colpevoli di roghi che sembra ormai certo siano dolosi, bisognerà capire anche cosa si poteva e non è stato fatto nella prevenzione e nella gestione dell’emergenza”. Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, per il quale “troppe cose non sono andate come sarebbero dovute andare e quindi è evidente che ci siano stati errori e inadempienze”. “Il parco del Vesuvio è un patrimonio del nostro territorio e merita una tutela e una valorizzazione adeguate al suo valore” ha aggiunto Borrelli per il quale “sembra chiaro che non sia stato previsto un serio piano antincendi se è stato necessario ricorrere alle acque inquinate della vasca al Pianillo per spegnere le fiamme, così come è del tutto inadeguato il sistema di controllo e sorveglianza visto che, a quanto pare, i focolai d’incendio sono stati diversi e appiccati anche a distanza di ore l’uno dall’altro”. “Ora si pensi a spegnere del tutto l’incendio, anzi, gli incendi, ma, subito dopo, bisogna mettere insieme tutti coloro che hanno il dovere di tutelare e valorizzare il parco del Vesuvio per trovare le strade migliori e più rapide per far sì che l’inferno di questi giorni non si ripeta” ha concluso Borrelli.