La guerra di camorra al rione Traiano e nella zona a Ovest di napoli non accenna a diminuire nonostante i due arsenali sequestrati dalle forze dell’ordine in pochi giorni. La “Stesa” dell’altra notte al rione Traiano ne è la conferma. Sei colpi esplosi in rapida successione di cui due hanno mandato in frantumi la vetrina della pizzeria “Sciuscià”, altrettanti hanno bucato la carrozzeria di un’autovettura parcheggiata
e due sono stati esplosi in aria.La frizione è alta tra i Puccinelli-Petrone da una parte e i Vigilia Carillo-Ivone- Legnante dall’altra. I primi sono appoggiati dai Sorianello di Soccavo, i secondi invece possono contare sull’appoggio dei Pesce-Marfella di Pianura e i Carillo-Ivone- Legnante sempre del rione Traiano. E’ la cosidetta faida tra il Traiano di sotto e quello di sopra. Una faida nata per il controllo delle piazze dello spaccio che nell’ultimo periodo proprio nel rione Traiano ha avuto un incremento notevole. Negli ultimi due mesi si contano almeno una quindicina di sparatorie nella zona. Quella più eclatante è stata quella del 3 giugno scorso quando furono esplosi ben 70 colpi di kalashnikov per uccidere il pregiudicato Raffaele Pezzuti , legato al gruppo dei Carillo-Ivone-Legnante e rimasto miracolosamente solo ferito. Poi c’è stata una bomba carta fatta esplodere contro la saracinesca di un bar a Fuorigrotta dove lavora la donna di un affilliato ai Legnante colpevole di aver picchiato un uomo dei Puccinelli. E poi altre ancora. Poi è arrivata la risposta dello Stato con l’ingente sequestro di armi e droga. Ma l’altra notte si è tornato a sparare. significa che ci sono altre armi in giro e che nessunno vuole sotterrare l’ascia di guerra. Gli investigatori sono di nuovo in stato di allerta.