Mazzette fino a 50 mila euro per il concorso nell’esercito: 14 indagati a Napoli

Mazzette per il concorso nell’esercito: ci sono 14 indagati a Napoli con l’accusa di concussione per induzione e millantato credito. ieri im pm Stefania Buda della procura di napoli ha disposto una serie di perquisizioni domiciliari effettuaate dalla Guardia di Finanza. Nel mirino sono finiti alcuni militari e un generale in pensione. Perquisite anche quattro scuole private per la preparazione ai concorsi. Gli investigatori hanno scoperto degli appunti che corrisponderebbero a un vero e proprio tariffario. Si ipotizza così che per l’ammissione alla ferma, che vuol dire superare il concorso pubblico e avere un giudizio positivo sulla idoneità psicofisica al servizio militare incondizionato, si sarebbe arrivati a pagare fino a 10mila o 20mila euro, e in un caso addirittura 50mila euro. Soldi che gli aspiranti militari avrebbero pagato o promesso di pagare in cambio della certezza di superare il concorso Vfp1, quello cioè da volontario in ferma prefissata di un anno che rappresenta una sorta di prima porta di accesso alle forze armate italiane, e quindi non solo esercito ma anche marina militare, aeronautica militare, arma dei carabinieri. Otto i casi su cui si starebbero concentrando le maggiori attenzioni investigative alla luce degli indizi e degli elementi raccolti finora dagli investigatori.L’indagine è ancora in una fase inizialde ma promette clamorosi sviluppi soprattutto se tra i documenti e i computer sequestrati ieri spuntassero fuori elementi probatori importanti. Gli investigatori sperano anche nella collaborazione dei ragazzi.

 

 

 

 


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