Napoli, catturato Antonio Buono il killer “incensurato” al servizio dei Lo Russo

E’ stato sorpreso nel suo rione a Miano e ammanettato: Antonio Buono, uno dei killer più pericolosi al servizio del boss pentito Carlo Lo Russo. Era latitante dal 23 giugno scorso. Era uno dei pochi della cosca rimasti in libertà, tra quelli di vertice era insieme con il nipote del boss, Vincenzo Lo Russo ‘o signore ( figlio di Giuseppe ,uno dei fratelli dei “Capitoni” che non si è pentito) sfuggito alla cattura nel blitz contro i 24 tra boss, killer e gregari della cosca. E’ accusato di associazione mafiosa e traffico di droga. “Fa parte del gruppo di fuoco ed era responsabile del don Guanella per le piazze di droga insieme a Luigi Cutarelli”, ha raccontato il boss agli investigatori. ma ecco invece come viene descritta la sua figura nelle 504 pagine dell’ordinanza di custodia catuterlare contro la cosca dei Capitoni firmata dal gip, Francesca Ferri:

“…Buono Antonio inizia la sua carriera criminale fin dai tempi della latitanza di Tonino Lo Russo, al fianco di Scognamiglio (poi ucciso), per poi diventare uno dei killer di Carlo Lo Russo. Buono è scaltro, parla poco, anche nel corso delle riunioni con i fedelissimi, organizzate a casa di Carlo, nel corso delle quali viene registrata poche volte la sua voce. Eppure è uno dei fedelissimi, di quelli che fanno paura tanto che Carlo lo invierà su un cantiere per sollecitare il pagamento dell’estorsione. Buono è, insieme a Ciro Perfetto, in compagnia di De Angioletti Giulio la notte degli arresti del 14 giugno nella casa di Ischitella.

E’ amico da sempre di Luigi Cutarelli e di Ciro Perfetto ( Luigi: …….Antonio sempre con me!! Sta sempre con me.Dove vado io là sta Antonio. Carlo: Mò sta con Ciro; Luigi: Stiamo sempre tutti e tre insieme ià!io poi sono cresciuto d’infanzia con Ciro, il compagno mio di infanzia…poi io e Ciro ci dividemmo un pò le strade, ià….e ce la facciamo io e Antonio….stavamo io e Antonio dalla mattina alla sera     insieme…  e poi ià però per esempio stavamo sempre in contatto con Ciro..cosa..perchè Ciro   veniva sempre da me ià….ce la facevamo insieme…poi in tutto sono un paio di anni   ià che stiamo tutti e tre insieme. Il compagno mio d’infanzia è Ciro però nel campo   lavorativo io e Antonio abbiamo iniziato la strada insieme ià!)

Buono, come Luigi ed i componenti del gruppo di fuoco, ha diritto ad una retribuzione maggiore per i rischi che corre un killer

CARLO:va bene tu… l’intenzione tua e di Buono, tu lo…inc… a Buono… quanto vuoi guadagnare al mese? … omissis…. LUIGI:         o zì… un cinque seimila euro al mese sono troppo assai… stiamo apposto… un mille mille e cinque alla settimana… un mille euro a settimana… quattro           cinquemila euro al mese… quattro cinquemila euro al mese..che devo volere… che voglio… penso che non sono neanche un uomo da duemila euro!?… oggi giorno qua siete voi, che siete la storia, e dovete vedere se abbuscate dieci undicimila al mese…)

Buono, come Luigi, Ciro e Nico, è destinatario delle lamentele di Carlo in ordine al modo in cui erano custodite le armi sequestrate dai Carabinieri il 21 gennaio u.s. e, dunque, della richiesta del capo clan di riorganizzare l’arsenale nel più breve tempo possibile

Carlo:Comunque con diecimila euro…sentimi un poco…; Antonio M:        inc; Anna:Inc; Carlo:            L’Uzi non ci serve…o’Kalash non ci serve..Ciro:   O Zi incCarlo:E ma a noi non ci serve…perchè inc?Ciro:E’ ha detto…. vuole fare tutto un furfè…ci vuole vendere tutto quanto a noi. AntonioBuono:Inc..mille e cinque..tutto cos….tutto quanto nuovo ha detto. Ed ha parlato di cinque e cinque…Carlo:                Hai capito? Lo hai pensato pure tu o no?Antonio Montepiccolo:                       Seimila euro…; Antonio Buono :     Seimila e cinque e cinque, sono undici e cinque…

Antonio Buono inoltre è coinvolto nei traffici di droga ed ha la gestione di una piazza del Don Guanella

Il collaboratore Liberti Raffaele lo indica tra gli affiliati vicini a Scognamiglio Salvatore

….Antonio Lo Russo ovviamente non ha accettato di essere messo da parte e per far valere la sua forza , di tutta risposta, ha fatto uccidere Scognamiglio Salvatore che si era “imposto” creando un suo gruppo composto da Francesco Sabatino, figlio di Ettore, Antonio Buono, Salvatore quello ucciso con lui, Raffaele fratello di Marco Corona . Gennaro Palumbo si è salvato perché è stato più furbo ha continuato a parlare a nome di Antonio Lo Russo .A riscontro, nella scheda personale redatta dalla Squadra Mobile emergono i controlli con Scognamiglio Salvatore, con Paolillo Salvatore, Stravato Raffaele fratello di Marco Corona e con soggetti di recente uccisi in agguati di stampo camorristico, Sabatino Francesco, Di Napoli Vincenzo e Bara Francesco.

Scrive il gip ferri nel motivare le esigenze cautelari nei suoi confronti: “Da sempre camorrista al servizio dei Lo Russo, uomo armato e, per la sua caratura e spessore criminale, meritevole di avere la gestione di una piazza di spaccio nel Don Guanella. Le condotte accertate sono caratterizzate da un’attualità allarmante: le lotte per la conservazione dei territori sono in atto e, soprattutto, Antonio Buono(incensurato) è armato, pronto ad intervenire, anche dopo l’arresto del capo clan per ottenere il rispetto dovuto al clan che dagli anni ’80 ha il controllo dei territori di Miano, Chiaiano, Marianella, Don Guanella, Piscinola, Colli Aminei. La sua presenza , la notte del 14 giugno ad Ischitella in compagnia di De Angioletti Giulio e Ciro Perfetto è la conferma di quanto detto.Unica misura idonea a scongiurare il rischio di recidiva, anche in considerazione del titolo di reato per il quale si procede (art. 416bis c.p.) è quella della custodia in carcere: proprio la presenza ad Ischitella con il reggente De Angioletti è indicativa della volontà di Buono di non recidere i rapporti con il clan”.


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