Napoli, la Procura sbaglia nel presentare l’Appello: scagionati 36 del clan Contini

Erano sotto processo per interposizione fittizia di beni e per questo motivo rischiavano pene fino a 7 anni di reclusione. Ma ieri sono stati assolti, o meglio la sentenza di assoluzione è passata per tutti in giudicato. È il processo ai colletti bianchi del clan Contini, alla sbarra da oltre due anni e che da domani saranno liberi da pendenze giudiziarie. Come scrive Il Roma in edicola tra loro i fratelli Righi, coloro i quali hanno scelto di essere processati con il rito abbreviato e che erano già stati scagionati. Ma cosa è successo? La Procura ha in pratica deposito intempestivamente l’impugnazione. Ovvero non nei 45 giorni previsti dalla legge bensì un giorno dopo, nel quarantaseiesimo giorno. L’istanza di nullità è stata avanzata dai penalisti impegnati nel processo e dopo una breve camera di consiglio è arrivata la decisione del giudice della Quarta sezione di corte d’Appello: inammissibilità. Stupore degli imputati e così trentasei persone escono dal processo. Tra loro anche i familiari di Ottaviano e i fratelli Righi. Per chi invece è stato condannato il processo invece continuerà a settembre dove ci sarà la requisitoria del procuratore generale Iazzetta.


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