Il colpo tentato dalla banda e sventato dai carabinieri con tre arresti in flagranza, mentre i ladri agivano nel sottosuolo, avrebbe fruttato ai componenti dell’organizzazione 300mila euro a testa ed era ai danni di una gioielleria di via Calabritto. “Quella volta ci siamo persi trecentomila euro di guadagno…”. Rammarico di due ladri della banda del buco intercettati in carcere. Parlano del colpo dalle fogne alla gioielleria “Bruno & Pisano” di via Calabritto. Arrestati in flagranza dai carabinieri mentre erano ancora nel cunicolo di piazza dei Martiri lo scorso 17 novembre. Napoli dello shopping sotto attacco per almeno sei volte in quattro mesi, una rapina riuscita, sei fallite. Colpi ricostruiti dai carabinieri della compagnia Centro, al comando del capitano Michele Centola che ieri, coordinati dalla Procura, hanno eseguito sei ordinanze di custodia cautelare in carcere per altrettanti componenti della pericolosa banda, ora accusati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti aggravati con la tecnica del buco.
Puntavano alle grandi firme. 24 settembre: gioielleria Grassi in via Chiaia; 6 ottobre: Bulgari in via Filangieri (gioielleria già rapinata ad agosto, ma il colpo non rientra nei capi d’accusa); 3 novembre: Monetti in via dei Mille; 6 novembre di nuovo da Bulgari; 10 novembre da Furla in via Filangieri; 27 novembre da Monetti in via Santa Brigida. Tutti colpi falliti per l’arrivo dei carabinieri, quello da Bruno & Pisano del 17 novembre finito con tre arresti. Così i carabinieri hanno notificato le ordinanze a quei tre già arrestati: Ciro Mandato, 39 ani; Rosario Lucente, di 54; Giuseppe Lubrano Di Diego, di 52. Arrestati invece Giuseppe Lento, 69 anni e sua moglie Daniela Troise, di 47. La coppia, residente a Santa Teresella agli Spagnoli, aveva nel cortile di casa la botola con l’accesso alle fogne. Di lì partivano i ladri per commettere i vari furti. La coppia, permetteva ai ladri di cambiarsi gli abiti e indossare gli indumenti adatti alle esplorazioni nel sottosuolo. I cunicoli scavati e individuati dai sommozzatori dell’Arma portano a negozi di via Filangieri, via Chaia e via dei Mille, il cuore dello shopping griffato di Napoli. I banditi dopo aver camminato lungo la rete fognaria, alla fine di via Chiaia avevano creato un passaggio con il livello superiore dei sottoservizi lungo il quale poi si muovevano per raggiungere gli obiettivi. Ultimo arrestato Giuseppe Nesa, 47 anni. Ma ci sarebbero altri complici.