Ancora una notte di tensione tra i vicoli bui del rione Sanità. L’altra notte dopo un periodo di tregua, una nuova “stesa” tra i vicoli della Sanità: quattro uomini in sella a due scooter hanno esploso dei colpi di pistola in via Vico Santa Maria della Purità. Le forze dell’ordine, come racconta Il Roma, arrivate sul posto avvertite da una telefonata anonima hanno rinvenuto sei bossoli di pistola. I colpi però esplosi in aria potrebbero essere molti di più. Ora gli investigatori stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’azione intimidatoria. Per ora si punta a capire il tragitto messo a segno dai pistoleri per poi poter identificare il commando di morte. La situazione al rione Sanità è sempre più complicata. Dal clamoroso attacco subito nel circoletto alle Fontanelle all’attuale controllo sugli affari illeciti nel quartiere senza avversari, i Vastarella sono stati capaci non solo di superare lo choc per i due morti, ma di tessere tele e alleanze per non rischiare più agguati, almeno in casa. Così si è formata la triade, oggetto di recentissime informative delle forze dell’ordine, al comando nel rione Sanità: Vastarella-Savarese-Mauro. Mentre i tre gruppi nemici del 2016, i Genidoni-Esposito, gli Esposito e i Mallo, sono in grave crisi per gli arresti a raffica che li hanno colpiti. A sostegno della tesi della triade di camorra nel rione Sanità che al momento non avrebbe avversari, gli investigatori portano come esempi diverse circostanze: a cominciare dall’assenza di “stese” serali e notturne per finire al clima meno teso che si respira in certi ambienti. La storia della malavita organizzata alla Sanità è piena di cambiamenti, ma ha quasi sempre avuto una caratteristica: la divisione in due blocchi: è stato così per decenni con la contrapposizione tra i Misso del boss Giuseppe “”o nasone” (oggi collaboratore di giustizia) e i Vastarella e anche adesso sostanzialmente è così, ma con protagonisti parzialmente diversi.
