Omicidio Bottiglieri, processo agli “scissionisti” dei Cuccaro: si pente uno degli imputati. In Appello pene ridotte per tutti

Colpo di scena al processo in Corte di Assise d’Appello per l’omicidio di Giovanni Bottiglieri uno dei fedelissimi del clan Cuccaro di Barra ucciso in un centro scommesse nell’ottobre del 2013. Uno dei imputati degli “scissionisti” dei Valda, si è pentito in aula e ha accusato i Formicola di essere  i mandanti dell’agguato insieme con Luigi Valda e il figlio Raffaele. Si tratta di Salvatore Cianniello deteneuto a Parma  che collegato in videoconfernza si è poi rifiutato di rispondere alle altre domande del Pg perché ha detto: “Ho paura”. A quel punto Raffaele Valda ha chiesto di fare dichiarazioni spontanee. “Ammetto l’addebito”, ha sostenuto. E alle fine questa sua strategia è servita ad evitare l’ergaostolo. Il pg infatti ha chiesto 30 anni di carcere per lui come mandante, mentre ha confermato il massimo della pena per il killer solitario Ciro Niglio. Riduzione della pena anche per Raffaele Valda e il genero Luigi De Martino per i quali il pg ha chiesto 6 anni e 4 mesi di carcere rispetto ai 14 del primo grado. Per il neo pentito Salvatore Cianniello si passa da 10 a 5 anni di carcere, l’altro esponente di spicco degli “scissionisti”, ovvero Vincenzo Amodio passa da 18 anni a 11 anni e 4 mesi. Infine Vincenzo Vilni passa da 8 anni a 6 anni e 5 mesi. Il processo nasce dagli omicidi maturati nell’ambito della rottura interna al clan Cuccaro iniziata il 21 giugno del 2012 fu ucciso Ciro Abrunzo detto ‘o cinese. Delitto firmato dagli Amato-Pagano di Secondigliano per fare una cortesia alla Vanella Grassi. La vittima infatti era parente del boss Arcangelo Abete che in quel periodo era in guerra con i “Girati”. I Cuccaro avrebbero dato appoggio ai killer per compiere l’omicidio e di qui ci fu la scisssione con la famiglia Valda. Il 23 gennaio del 2013 fu ucciso infatti Ciro Valda che pubblicamente aveva accusato i Cuccaro di aver venduto Abrunzo alla Vanella. Gli scissionisti si vendicarono con l’omicidio di Giovanni Bottiglieri, fedelissimo dei Cuccaro.

 

(nella foto di copertino il luogo dove avvenne l’omicidio di Giovanni Bottiglieri e nel riquadro la vittima)

 

 


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