Peschereccio Rosinella, la Giunta Regionale stanzia i fondi per il recupero: si cerca il corpo del capitano Oliviero di Ercolano

Ercolano. Si riaccende la speranza per la famiglia Oliviero e per il recupero del ‘Rosinella’, il motopeschereccio affondato 100 giorni fa al largo di Gaeta. La giunta Regionale ha stanziato 73mila euro che la famiglia del capitano Giulio Oliviero, di Ercolano, utilizzerà per ingaggiare una ditta privata e riportare a galla la barca che giace a 62 metri di profondità. Un recupero che potrebbe far luce sia sulle cause dell’incidente che sul ritrovamento del corpo di Giulio Oliviero, il cui corpo non è stato mai ritrovato. La Capitaneria di Porto di Napoli e quella di Gaeta avevano, invece, recuperato i corpo di Khalifa e Saifeddine Sassi, padre e figlio, i due marinai tunisini affondati insieme al ‘Rosinella’, con l’impiego di due cacciamine (Anteo e Gaeta) dotate di robot e palombari. Un mese fa le ricerche di Oliviero si erano invece fermate. Ma la moglie del comandante Rosa Oliviero con i loro tre figli, non ha mai smesso di pensare al caro disperso. «Nessuno ci toglie dalla testa dichiara Antonio Crisci, legale della famiglia Oliviero che il corpo di Giulio possa essere intrappolato nella sala macchine o, addirittura, nella cella frigo. Solo con il recupero del relitto si potrà fugare ogni dubbio». Inoltre, emergono ancora aspetti poco chiari nella vicenda e la famiglia sembra non voler abbandonare la battaglia. «Lo scorso 28 giugno prosegue Crisci sono stato autorizzato dalla Procura di Cassino, titolare del caso, ad acquisire a mie spese tutti i filmati realizzati nel corso delle ricerche con le navi della Marina Militare. A tutt’oggi, però, non sono state depositate le immagini e i video realizzati a bordo dell’Anteo. Lunedì prossimo mi dirigerò personalmente in Procura a Cassino facendo valere il nostro diritto, altrimenti saremo sul piede di guerra». La notizia dello stanziamento dei fondi per la ricerca della barca ha portato un po di sollievo ai familiari: «Dopo tanto silenzio – ha detto Rosa Imperato – finalmente una goccia nell’oceano. Vorrei ringraziare la Regione Campania per avermi appoggiata consentendomi di non abbandonare tutte le speranze di dare una degna sepoltura a mio marito».Una battaglia quella dell’interessamento della Regione del consigliere dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, il quale fin dalle prime ore della tragedia ha interpellato il presidente De Luca affinché fossero erogati fondi a sostegno della causa. «Quei soldi – ha commentato Borrelli – erano disponibili anche per le prime operazioni, quando sono stati recuperati i corpi dei primi due pescatori, ma non furono necessari perché il recupero fu portato avanti dalla Marina militare; ora, invece, per recuperare il relitto è necessario ricorrere a quei fondi. Ci auguriamo che il recupero, oltre a fare chiarezza sulle cause del naufragio, riesca anche a far verificare se il corpo di Giulio Oliviero, il proprietario del peschereccio, sia ancora nell’imbarcazione».


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