Sessanta anni di carcere per i 7 componenti della banda di usurai legati al clan Longobardi-Beneduce e guidata da Vera De Mari che aveva terrorizzato commercianti e imprenditori di Pozzuoli e dell’area flegrea. la Corte di Appello di Napoli ieri ha inasprito le pene nei confronti di sette imputati. Vera De Mari è stata condannata a 9 anni e 8 mesi di reclusione; stessa pena per Silvio De Mari, che sarebbe stato l’esecutore di pestaggi e spedizioni punitive mentre Gennaro De Simone, figlio della donna, è stato condannato a 8 anni di carcere. Emanuela De Mari dovrà scontare 6 anni e 8 mesi di reclusione, Antonio De Simone, 6 anni e 2 mesi di reclusione, Benedetta Pezzini, condannata a 5 anni e 4 mesi; Gustavo De Mari, invece condannato a 4 anni. Secondo le accuse la banda aveva approfittato dello stato di estremo bisogno economico delle vittime, lucrando anche sul loro precario stato di salute con la necessità di cure mediche e venendo a conoscenza di queste circostanze grazie al rapporto di amicizia. Si fingevano pronti ad aiutarli e invece era l’inizio del calvario.