E’ arrivata la condanna per il ras di Soccavo e del rione Traiano, Alfredo Sorianiello e per i suoi affiliati per le minacce ai familiari del “nemico” Tommaselli. Ieri la sentenza in primo grado: Alfredo Sorianiello è stato condannato a 5 anni di carcere mentre i suoi affiliati Cesare Mautone, Vincenzo Mennone,e Antonio Marra a tre anni e dieci mesi. I quattro sono accusati di aver compiuto delle scorribande armate per un anno intero nel 2015 nei confronti della famiglia di Francesco Minichini e del fratello di Maurizio del rione Traiano, unici due affiliati del clan Tommaselli all’epoca in libertà . Il boss Alfredo Sorianiello ‘o biondo voleva vendicare la plateale uccisione del figlio Fortunato avvenuta nel febbraio del 2016 in un negozio di barbietere stile Cichago anni Trenta. La famiglia Minichini terrorizzata dalle minacce armate per nove mesi, fino a quando una donna, esasperata, non decide di chiedere aiuto alle forze dell’ordine per proteggere se stessa, suo marito e i suoi bambini. La famiglia aveva una sola colpa: essere imparentata con un uomo al quale Sorianiello stava dando la caccia. Le incursioni si ripetono più volte. Il capofamiglia rimane vittima di un tentativo di omicidio. I sicari si presentano sotto casa armati, in un caso addirittura in sella di sei motorini. Terrorizzano i bambini, puntano la pistola in faccia alla donna. Gridano, insultano. Uno scenario da incubo che si trascina fino a novembre. Poi la donna decide di reagire. Va dalla polizia e chiede aiuto. Le indagini partono immediatamente e portano alla individuazione dei quattro che ieri sono stati condannati in primo grado.