Usura ed estorsioni: a giudizio sei presunti esponenti del clan Loreto-Ridosso. Il giudice Emiliana Ascoli ha sciolto la riserva e ha rinviato a giudizio dinanzi ai giudici del tribunale di Nocera Inferiore, Salvatore Ridosso – ritenuto uno degli esponenti di spicco del clan – insieme con Francesco Sorrentino, alias ’o campagnuolo, Antonio Palma di Pompei, Michele Imparato di Boscoreale, Carmine Di Vuolo di Castellammare e Antonio Romano di Pompei. Gli imputati rispondono a vario titolo di associazione per delinquere, usura e estorsione, per avere, insieme con Romolo Ridosso, Pasquale e Alfonso Loreto, fatto parte del clan che dal 2000 fino ai nostri giorni ha imposto tangenti e prestiti a tassi usurai a commercianti e imprenditori. Insieme con i sei che hanno scelto il rito ordinario vi sono altri undici imputati, alcuni elementi di spicco del clan, che hanno chiesto il rito abbreviato che si discuterà a ottobre. Saranno i giudici del Tribunale di Nocera Inferiore a partire dal 15 novembre a valutare le accuse che la Dda di Salerno e i pm Cardea e Russo hanno addebitato ai sei imputati finiti a processo. Alcuni dei quali, come Salvatore Ridosso, arrestato il 15 settembre scorso per effetto di un’ordinanza del gip Indinnimeo. Numerosi gli episodi contestati agli imputati, alcuni dei quali rivestono il ruolo minore di fiancheggiatori, accaduti tra Scafati, Pompei e Castellammare di Stabia tra il 2000 e il 2011. A inchiodare alcuni dei coinvolti, sono arrivate a febbraio scorso, le dichiarazioni del neo collaboratore di giustizia Alfonso Loreto, figlio di Pasquale, il pentito dal quale prese avvio l’inchiesta dell’antimafia. Il pentimento di Alfonso Loreto ha rafforzato anche altre inchieste già aperte dalla Dda sul Comune di Scafati e in particolare su possibili infiltrazioni della camorra nell’amministrazione comunale. Romolo Ridosso, inoltre, ritenuto uno dei capi della cosca scafatese, ha annunciato che farà dichiarazioni spontanee. Potrebbe sciogliere la riserva su un suo possibile pentimento. Tra coloro che hanno scelto il rito abbreviato vi sono i figli di Romolo Ridosso, Salvatore e Luigi, ma anche il nipote Luigi (classe 1986), oltre ad Alfonso Morello. I sei imputati rinviati a giudizio, difesi dagli avvocati Luisa Nastri, Pasquale Morra e Antonio Di Martino, compariranno dinanzi ai giudici il prossimo 15 novembre. (r. f.)