Sgominata una organizzazione tra Sicilia e Campania che importava fiumi di droga: 26 arresti

Un’organizzazione criminale siculo-campana, vicina a Cosa nostra e dedita al narcotraffico, è stata sgominata dalla Polizia di Stato. Ventisei in tutto le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Palermo su richiesta della Direzione distrettuale antimafia nei confronti di altrettanti esponenti di spicco di gruppi criminali palermitani e partenopei. Nell’operazione, denominata ‘Tiro mancino’, sono impegnati un centinaio di uomini della Squadra mobile di Palermo, diretta da Rodolfo Ruperti. Gli investigatori della sezione Antidroga, insieme alle unità cinofile, a pattuglie del reparto Prevenzione crimine e con l’ausilio di personale degli omologhi organi investigativi delle Questure di Agrigento, Messina, Trapani e Vicenza, stanno eseguendo, contestualmente agli arresti, numerose perquisizioni nei confronti degli arrestati e dei presunti fiancheggiatori. Fiumi di droga ‘invadevano’ non solo il mercato palermitano, ma anche quelli della Sicilia occidentale e di Palma di Montechiaro, nell’Agrigentino. Cocaina, eroina, hashish e marijuana venivano immesse, oltre che sulle piazze palermitane dello spaccio, anche a Mazara del Vallo, Marsala, Alcamo e Castellammare del Golfo, nel Trapanese, oltre che a Palma di Montechiaro, in provincia di Agrigento. ”Le cellule malavitose scoperte, palermitane e partenopee – spiegano gli investigatori -, costituivano un’unica joint venture criminale dedita al traffico illecito di stupefacenti”. Beni per un milione di euro sono stati sequestrati dalla Polizia di Stato nell’ambito dell’operazione antidroga ‘Tiro mancino’, che ha portato all’esecuzione di 26 misure cautelari. I sigilli sono scattati nei confronti dei beni di uno degli esponenti di spicco dell’organizzazione, sotto sequestro, tra l’altro, una lussuosa villa alle porte di Palermo.


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