Strage di Dacca: Campania in lutto per la morte di D’Allestro

 Due paesi del Casertano e Acerra in provincia di Napoli in lutto per la morte di Vincenzo D’Allestro, il 46enne ucciso a Dacca, in Bangladesh, nell’attacco dell’Isis: si tratta di Piedimonte Matese e San Potito Sannitico, comuni confinanti. D’Allestro era nato in Svizzera ma proveniva da quella zona, come i suoi parenti ancora oggi residenti in parte nel paesino dell’Alto-Casertano; con la moglie Maria Assunta Gaudio, anch’essa originaria delle stesse zone, ha abitato fino all’ottobre 2015 a Piedimonte Matese, per poi trasferirsi ad Acerra  per motivi di lavoro. I due non avevano figli. I sindaci Enzo Cappello (Piedimonte) e Franco Imperadore (San Potito) hanno già fatto disporre a mezz’asta le bandiere issate ai rispettivi palazzi municipali; Imperadore ha anche rinviato la Festa del Grano. “Vincenzo era un ragazzo d’oro – dice Imperadore – che partecipava attivamente con un gruppo di amici all’organizzazione della festa del Grano; perciò mi è sembrato giusto per il momento non tenerla”. Cappello ha espresso “la più sincera vicinanza alla famiglia D’Allestro, e a quella della moglie Maria Assunta Gaudio. Formavano una coppia solare”.  “Ho sentito ora Maria, la moglie di Vincenzo, alla quale ho espresso il cordoglio di tutta la comunità locale per l’evento luttuoso che l’ha colpita. Ci stringiamo a lei e alle famiglie di tutte le vittime dell’attentato di Dacca”. Lo ha detto il sindaco di Acerra , Raffaele Lettieri, che si è recato davanti l’abitazione di Vincenzo D’Allestro, l’imprenditore di 46 anni ucciso ieri nella strage di Dacca, in Bangladesh. La moglie ha raccontato al sindaco che i funerali di Vincenzo si svolgeranno a Piedimonte Matese, città dove entrambi sono nati e dove si trovano tutti i loro cari. “Queste cose fanno paura – ha aggiunto commosso il sindaco – perché non siamo incoscienti ma abbiamo una ragione e da questa dobbiamo trovare la forza di reagire a queste violenze”. Il primo cittadino ha anche espresso sgomento per le modalità con le quali i terroristi dell’Isis hanno ucciso i loro ostaggi.

(la foto è tratta da casertaweb.it)


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