Ci voleva solo un pentito per risolvere uno dei tanti omicidi “Cold case” della camorra di Torre Annunziata. Il collaboratore di giustizia Michele Palumbo “munnezza”, ex-killer spietato del clan Gionta ha spiegato agli investigatori chi esplose il colpo di pistola che la notte di Capodanno del 2007 durante i festeggiamenti uccise Giuseppe Veropalumbo. Il 30enne carrozziere di Torre Annunziata che era nella sua abitazione al nono piano di uno stabile in via Vittorio Emanuele. Caso riaperto quindi perché c’è un indagato. Si tratta di un 38enne pregiudicato ritenuto vicino al clan Gionta. E’ accusato di omicidio preterintenzionale. L’uomo è già stato interrogato dal pm titolare del fascicolo d’inchiesta, Silvio Pavia, della Procura di Torre Annunziata e naturalmente avrebbe negato. Le indagini continuano, gli investigatori sono alla ricerca di prove certe. La notizia della riapertura del caso è stata accolta con piacere da Carmela Sermino moglie di Giuseppe che non ha mai smesso la ricerca della verità e oggi, è la presidente dell’Osservatorio comunale per la legalità.