Ansia a sgomento a Palinuro: non ancora individuato il corpo di Mauro Cammardella

A Palinuro, perla del Cilento, ancora ansia e dolore per la scomparsa dei tre sub dispersi dalla mattinata di ieri nel corso di un’immersione in località Cala del Ribatto. Dopo circa 24 di ricerche, effettuate dagli specialisti dei vigili del fuoco e dai mezzi della Capitaneria di porto, compreso un elicottero, sono stati individuati due dei tre corpi dei subacquei di cui si erano perse le tracce. Nonostante le operazioni di recupero ancora non siano concluse e non vi siano comunicazioni ufficiali, chi sta lavorando sul posto, assicura che i cadaveri appartengano a Mauro Tancredi, l’istruttore di origini cilentane, e a Silvio Anzola, il turista di Milano. Si cerca, invece, il corpo di Mauro Cammardella, il titolare del diving center “Mauro Sub”.
I corpi sarebbero stati individuati in una grotta a 50 metri di profondità, un anfratto ricco di cunicoli e dalle acque non sempre limpide. Circostanze che rendono ancora più complesse le manovre di recupero da parte dei soccorritori che stanno lavorando tra mille difficoltà ispezionando tutte le zone dell’antro. Le ricerche spasmodiche hanno avuto un’accelerata quando si è sperato di poter trovare in vita i tre amici in una bolla d’aria all’interno di una grotta. Nella serata di ieri, il sindaco di Centola-Palinuro, Carmelo Stanziona, aveva auspicato che i tre fossero sopravvissuti, ma le ricerche in quel luogo hanno dato esito negativo. I tre subacquei, infatti, non sono stati rinvenuti nel punto sperato.
La piccola comunità cilentana è scossa dalla tragedia soprattutto perché i tre scomparsi erano noti nella località balneare.
Cammardella era il titolare del centro diving, Tancredi era medico a Pisa, ma originario di Palinuro e Anzola un ingegnere milanese abituale frequentatore del posto. Spesso i tre esperti condividevano avventure in mare, anche nei periodi più freddi dell’anno. Intanto, mentre le ricerche proseguono, sono state avviate le indagini coordinate dalla procura di Vallo della Lucania. Soltanto l’autopsia sui cadaveri dei sub potrà fornire qualche indizio in più circa la loro tragica fine.


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