Ecomafie: resta in carcere Cipriano Chianese

Resta in carcere Cipriano Chianese, imprenditore nel settore dei rifiuti considerato il ”re delle ecomafie” del clan dei Casalesi. Lo ha stabilito il Tribunale del Riesame di Napoli – ottava sezione collegio A – che ha confermato l’ordinanza emessa dalla Corte d’Assise partenopea che ha condannato Chianese a 20 anni di carcere al termine del processo “Resit”, relativo allo smaltimento illegale di rifiuti nella discarica di Giugliano in Campania (Napoli), utilizzata anche dal Commissariato di Governo durante i periodi più acuti dell’emergenza rifiuti. Tra i condannati anche Giulio Facchi (5 anni e mezzo di reclusione) subcommissario per l’emergenza tra il 2000 e il 2004. In quel periodo Chianese – condannato per i reati di disastro ambientale e traffico illecito di rifiuti con l’aggravante mafiosa – gestiva proprio la Resit di Giugliano.


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