L’hanno etichettata come la “guerra delle finestre”. Al rione Traiano da alcuni mesi le classiche “stese” di camorra si stanno concentrando contro finestre e balconi degli avversari di turno. La faida tra i Puccinelli-Petrone e gli “scissionisti” dei Basile-Lazzaro non ha lasciato molte vittime sul selciato in primo luogo per la bravura delle forze dell’ordine che ha sequestrato in due circostanze dei veri e propri arsenali a disposizione dei clan, poi gli arresti e infine la presunta volontà di non mirare al bersaglio grosso. I Puccinelli-Petrone, gente che la camorra la fa da trent’anni, hanno preferito fino a questo momento non alzare il tiro. Ma i giovani scissionisti dei Basile-Lazzaro volevano invece l’eliminazione in particolare dei due Petrone ma anche dei Puccinelli. Anzi il bersaglio grosso era proprio Ciro Puccinelli, figlio del boss. In una drammatica conservazione datata 13 luglio e intercettata dai carabinieri, che qualche giorno dopo li hanno arrestati, Salvatore “Lullu” Lazzaro e Gaetano Manauro ‘o lione si confrontano sulla pericolosità degli spari nelle finestre che può fare vittime innocenti come appunto la sorella dello stesso Manauro legata sentimentalmente a Ciro Puccinelli. Ecco cosa dice Lazzaro: “Da dentro la finestra no! Ci sta pure tua sorella (Simona Manauro)… non volendo succede che c’è una buca nel vetro, non si può mai sapere… invece tu prendi lui (Ciro Puccinelli, alias Cirotto, legato alla sorella di Manauro) di faccia, e tua sorella piange una volta sola, piange un anno, due anni, tre anni, e poi se lo scorda”. Ciro Puccinelli era stato arrestato il 21 aprile scorso insieme con Giuseppe Lazzaro il fratello maggiore di Salvatore poco prima che scoppiasse la faida. I due erano stati scoperti dai carabinieri mentre confezionavano cocaina. Puccinelli fu messo ai domicliari in attesa del processo dopo 48 ore mentre Lazzaro è ancora in carcere. Un confronto chiaro e inequivocabile: la famiglia va rispettata ma la guerra è guerra. E quindi anche il cognato non ancora acquisito può essere ucciso.
(nella foto via marco aurelio al rione Traiano teatro dell’ultima “stesa” e nei riquadri Gaetano Manauro, Salvatore Lazzaro e Ciro Puccinelli)