“Ci sta chi tiene tatuato Sb dietro al collo e chi tiene Ciro Puccinelli”, la voce di uno degli “scissionisti” del rione Traiano intercettate nelle settimane scorse dagli investigatori che tenevano sotto controllo il gruppo Basile-Lazzaro serve a testimoniare come la tensione nei confronti dei Puccinelli-Petrone sia arrivati a livelli talmente alti che gli affiliati hanno voluto marchiarsi sul corpo la propria appartenza. Come hanno fatto i “bodos” e i “fraulella” a Ponticelli e come hanno fatto i “barbudos” Genidoni-Esposito. Il tatuaggio per identificarsi. Quella “SB” fa riferimento a Salvatore Basile, al secolo “cozza nera”, arrestato quattro giorni fa in via Eneide dopo un summit insieme con un altro boss degli scissionisti, Gennaro Cozzolino e al cognato di quest’ultimo Gianluca Orfeo. I tre avevano un mitra Uzi e il loro arresto è stato “festeggiato” dai Puccinelli-Petrone con la stesa di via Marco Aurelio nei pressi del bar Angelo che è costato il ferimento di due innocenti come il 19enne Valentino Esposito e Anna Pulcrano, 25 anni, affacciata al balcone, mentre era intenta a stendere il bucato. Ora gran parte del gruppo di fuoco dei Basile-Lazzaro è in carcere e i Puccinelli-Petrone possono stare più tranquilli visto che gli investigatori avevano scoperto che il gruppo degli “scissionisti” erano pronti ad entrare ina zione perchè avevano cambiato più volte le loro basi d’appoggio passando da albergo sulla circunvallazione a in un altro covo alle porte di Napoli. Erano decisi a passare alla fase due della faida ovvero dalla “guerra delle finestre” all’eliminazione di Ciro Puccinelli fidanzato con la sorella di Emanuele Manauro.