Falsi certificati di aborto, indagati ostetrica e ginecologo

Certificati medici falsi per eludere la normativa sugli aborti, in cambio di 150 euro. Un’attivita’ nella quale ha avuto un ruolo di primo piano l’assistente di un noto ginecologo di Sapri, nel Salernitano, destinataria assieme al professionista di un avviso di conclusioni indagini della Procura di Lagonegro. L’indagine, della Guardia di finanza di Sapri, e’ nata da una verifica fiscale a carico del ginecologo, che ha mostrato anche un quadro indiziario di peculato perche’ il professionista avrebbe incassato 40mila euro senza rilasciare ricevuta per interventi in regime intramoenia, fuori dall’orario di lavoro e fuori dagli spazi dell’ospedale da cui dipende. Proprio l’ostetrica raccomandava alle pazienti cui dava il falso certificato per l’interruzione della gravidanza: “Chiudi ‘sta borsa. Visto che tu tieni un certificato falso, se ti incontrano fuori, tu dici ‘era un vecchio certificato che ho portato a vedere’, perche’ se ti ferma qualcuno e trova un certificato falso…”. L’inchiesta e’ partita a febbraio 2015 e sono state ascoltate circa 250 gestanti, ricostruendo le attivita’ dei due indagati. Grazie a intercettazioni ambientali, i finanzieri hanno ascoltato il ginecologo dire a un cliente: “Salutatemi la finanza quando andate fuori (dallo studio, ndr), io tanto ricevute a voi nun v’n’agg’mai fatte… E manco stasera ve ne faccio”.


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