Un’aggressione consumata all’interno dello stesso gruppo criminale, anzi, all’interno dello stesso ramo familiare. Eccola la pista che stanno battendo gli inquirenti nel corso delle indagini sul ferimento avvenuto la scorsa settimana del 27enne Ciro Giuliano, figlio di Luigi (alias e zecchetella), a sua volta cugino omonimo dell’ex boss Luigi Giuliano. Il giovane pregiudicato aveva raccontato di essere stato aggredito da un extracomunitario nel corso di una lite scaturita per motivi di viabilità . C’è invece una pista interna alla famiglia Giuliano, che spinge gli inquirenti ad indagare nei rapporti di forza tra giovani leve di una saga criminale giunta ormai alla terza generazione. Pizzo e soldi per i carcerati, la pista battuta. O meglio: spartizione dei proventi della droga e circolazione dei soldi sporchi a tutte le famiglie legate al “sistema” sono i motivi che avrebbero provocato il ferimento di Ciro Giuliano. Sembra che ci sia stata una lite tra parenti, per la riorganizzazione di proventi illeciti, un alterco degenerato in un’esplosione di rabbia, poi culminato nel ferimento del 27enne. Un’aggressione nata per una controversia di natura economica: poche centinaia di euro in ballo tra la vittima e il suo aggressore, in una zuffa che si è consumata dinanzi a decine di persone. Tanti spettatori, nessun testimone, come sempre accade in questi casi. Insofferenza – sembra di capire – per il mancato incasso di alcune quote di stupefacenti.