Potrebbe non partire mai il processo penale nei confronti degli organi di controllo (tra i quali Consob e Kpmg), accusati dagli obbligazionisti della Deiulemar compagnia di navigazione di un presunto mancato controllo sulle attività irregolari dell’ex colosso armatoriale fallito nel maggio di quattro anni fa. Il pubblico ministero di Roma, Paolo D’Ovidio, come si legge su Il Mattino in edicola ha infatti richiesto l’archiviazione del procedimento aperto dopo la denuncia presentata da diversi creditori, che avevano puntato l’indice contro gli organi di controllo ( che mai nei mesi e negli anni precedenti il crac multimilionario (quasi tredicimila persone coinvolte, oltre 720 i milioni investiti) avevano sollevato perplessità sulle procedure di recupero dei soldi portati dagli ignari risparmiatori, convinti di acquistare “bond” regolari della compagnia, invece di “titoli” appartenenti al “mondo parallelo” come l’aveva ribattezzato l’ultimo amministratore unico della Deiulemar, Roberto Maviglia. Proprio contro Maviglia sempre alcuni obbligazionisti avevano presentato una denuncia per falsa testimonianza, legate a dichiarazioni rese nel corso delle fasi calde del default della “Parmalat del mare”. Anche per questo caso, il pm capitolino ha richiesto l’archiviazione. “La curatela fallimentare della Deiulemar compagnia di navigazione – afferma in una nota il presidente del comitato dei creditori, Vittorio Porzio – anche su sollecitazione di codesto comitato, proporrà opposizione alla richiesta di archiviazione”.