Rione Traiano e Soccavo gli uomini dei clan di notte si impossessano di garage e cantine. A settembre la sentenza per il ras Basile

La tregua di Ferragosto sta durando a livello di “stese” e agguati tra il rione Traiano e Soccavo ma i cittadini continuano a vivere nel terrore. Da qualche mese infatti e sempre di notte accade che gli uomini dei clan in lotta forzano le serrature dei garage e delle cantinole delle case popolari e se ne impossessano. Vengono utilizzate come depositi, come punti di appoggio di droga e armi ma anche come base logistica per pianificare gli agguati. I carabinieri che la scorsa settimana hanno scoperto le 100 munizioni di kalashnikov avvolte in un giornale e nascoste nell’intercapedine tra i muri delle palazzine di via Monti stanno indagando per risalire agli autori degli “espropri”. Alcuni cittadni hanno segnalato la cosa alle forze dell ‘ordine ma nessuno denuncia ufficiale: c’è molta paura. Del resto la tensione che c’è tra gli storici Puccinelli-Petrone da una parte i giovani “scissionisti” dei Basile-Lazzaro e le numerose “stese” con ferimenti anche di innocenti ne sono la testimonianza. A proposito del ras Salvatore Basile “cozza nera” a fine settembre è prevista la sentenza nel processo che lo vede imputato per possesso di armi. Fu sorpreso infatti in un summit a dicembre del 2013 in via Bottazzi a Soccavo insieme con altri quattro componenti de clan Puccinelli del quale all’eposa faceva parte con il figlio del boss Carlo Tommaselli. Dei cinque fermati Basile fu l’unico a restare in carcere dopo l’udieneza di convalida perché si addossò la responsabilità della 357 magnum ritrovata dai carabinieri. E a fine settembre ci sarà la sentenza.


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