Ucciso per una donna contesa nel campo rom di Ponticelli. La vittima si chiamava Lucian Memet, 37 anni rumeno è morto accoltellato in una rissa avvenuta nella notte nel campo rom di via Virginia Wolf, nel quartiere di Ponticelli. Colpito ripetutamente alla testa e alla schiena e accoltellato da almeno quattro persone, tra cui anche donne, durante un pestaggio di gruppo, conseguenza di una animata discussione, che si è concluso con un decesso e col ferimento di un altro giovane, cognato del defunto. Dal racconto di alcuni testimoni, presenti nel campo al momento dell’aggressione, è stato ricostruito che alla base dell’omicidio di sarebbe stata una lite per una donna contesa. La discussione avrebbe coinvolto, oltre alla vittima, almeno altre quattro persone, tra cui anche delle donne, tutti connazionali della vittima. La situazione sarebbe degenerata e quindi in più persone avrebbero aggredito Memet, colpendolo al cranio ed alle spalle con oggetti contundenti e ferendolo con diversi fendenti. Subito dopo il pestaggio, stando alla versione fornita dai testimoni, gli aggressori sarebbero scappati lasciando il campo rom. A quel punto i presenti, resisi conto della gravità di quanto era successo, avrebbero avvisato le forze dell’ordine chiedendo aiuto. Le persone ascoltate dai militari non sono state in grado di fornire altri elementi utili per l’identificazione dei responsabili agli investigatori, che stanno vagliando la versione fornita e hanno avviato le indagini, condotte dai militari della Compagnia di Poggioreale. Durante il sopralluogo, effettuato dagli esperti della Sezione Scientifica, è stato rinvenuto e sequestrato un coltello da cucina con evidenti tracce ematiche; il sangue presente sulla lama e sul manico verrà nei prossimi giorni esaminato e confrontato con quello dell’uomo deceduto e del trentaseienne coinvolto per capire se l’arma è stata utilizzata nel delitto. La salma del trentasettenne è stata sottoposta a sequestro in attesa degli esami autoptici.