Carcere duro per il boss Umberto Accurso  capo dei “Girati” della Vanella Grassi di Secondigliano. Lo ha deciso il Ministero di Grazia e Giustizia che ha risposto in tempi record alla altrettanto rapida richiesta della Dda di Napoli. I magistrati napoletani ritengono Umberto Accurso a capo di un esercito di giovani camorristi pronti a tutto per lui. Gli investigatori ritengono che “Umbertino” sarebbe in grado di comandare e impartire ordini dal carcere per questo che si è deciso la restrizione in isolamento al 41 bis.Per lui  colloquio con i familiari saraÌ€ una volta al mese e davanti ad un vetro divisorio. SaraÌ€ in isolamento qua- si venti ore al giorno, mentre per il resto del tempo avraÌ€ a disposizione un po’ di socialitaÌ€ ma solo ed esclusivamente controllato a vista. Secondo gli investigatori ci sarebbe la sua mano dietro l’assalto a colpi di kalashnikov alla caserma dei carabinieri di Secondigliano del 20 aprile scorso. Motivo: l’allontanamento dei figli dalla mamma. E così con la complicità dei clan di Casalnuovo, Umberto Accurso si sarebbe vendicato contro i carabinieri che aveva notificato in mattinata il provvedimento alla moglie. Ora la donna si trova in località protetta insieme con i figli perché è la cognata del boss pentito Antonio Accurso, fratello di Umberto. Il boss fu arrestato l’11 maggio scorso a Qualiano dopo due anni di latitanza.