Sparatorie a Materdei: la vendetta dei “cacciati” dal rione

Gli investigatori seguirebbero una traccia precisa per risalire agli esecutori materiali delle due “stese” in discesa Sanità e già avrebbero stabilito che gli autori sono gli stessi. Un passo avanti importante nelle indagini. Manca però la certezza sul movente. Se la prima notte erano rimasti dei dubbi, la seconda volta i pistoleri hanno lanciato un messaggio ancora più diretto sparando al centro della serranda del negozio “Cose per la casa”. Così, gli investigatori seguono più piste: la prima è l’intimidazione al titolare dell’esercizio commerciale che si trova in discesa Sanità. E questa sarebbe la più battuta. Anche se non è ancora chiaro il movente della sparatoria, che potrebbe condurre a un’ipotesi racket o a una vicenda personale. Inoltre, sul gruppo di malavita entrato in azione c’è il massimo riserbo. Quella di Materdei è una zona sotto l’influenza dei Tolomelli, imparentati con i Vastarella e legati a doppio filo con i Contini del Vasto-Arenaccia. E tra l’altro alcuni esponenti dell cosca abitano proprio in quell’edificio. ecco perché la secondo ipotesi va verso un segnale di forza lanciato ai Tolomelli e per essi ai Vastarella da parte di alcuni esponenti del clan Della Corte e dei Savarese “cacciati” dal rione lo scorso anno dopo gli omicidi degli Esposito “Barbudos” padre e figlio. Le alleanze traversali e i nuovi legami tra le cosche minori avrebbero creato un nuovo cartello che intende dichiarare  di nuovo la guerra ai Vastarella. Gli investigatori sono in stato di allerta.


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