E’ di 250 morti il bilancio provvisorio del sisma che ha colpito alle 3:36 di mercoledi’ mattina il Centro Italia secondo gli ultimi dati forniti dalla Protezione civile. In particolare sono 193 i morti sotto le macerie ad Amatrice; 46 nel comune di Arquata e 11 ad Accumuli, epicentro del sisma. Si continua a scavare nella speranza di trovare ancora supestiti sotto le macerie: sono sei le persone che si cercano sotto i detriti dell’Hotel Roma di Amatrice. Sale a 365 il bilancio dei feriti ospedalizzati. Intanto la terra continua a tremare: nella notte si sono susseguite circa 460 scosse di assestamento, due delle quali particolarmente forti, di magnitudine superiore a 5. Una scossa di magnitudo 4.4 si e’ registrata alle 14:36 di oggi. Nel corso della notte sono state oltre 1200 le persone assistite nei campi e nelle strutture allestite tra Lazio, Marche e Umbria. Di queste, circa 600 persone sono state ospitate nei comuni di Accumoli, Amatrice, Montegallo e Arquata, a fronte di una disponibilita’ complessiva di circa 3400 posti allestiti, a cui si aggiungono altri moduli pronti per l’impiego secondo necessita’. Sono 193 i morti sotto le macerie ad Amatrice; 46 nel comune di Arquata e 11 ad Accumuli, ma si continua a scavare, nella speranza di trovare ancora superstiti. Il governo, nel Consiglio dei ministri straordinario di oggi, proclamera’ lo stato d’emergenza per il sisma che ha colpito l’Italia centrale stanziando 50 milioni. “E’ solo il primo dei gesti concreti che dovremo fare”, ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Credo – ha detto il premier – sara’ necessario un lavoro molto serio nei prossimi giorni, mesi e settimane e questa visita del governo di oggi sara’ la prima di una lunga serie”. Sono oltre 6mila gli uomini e le donne del servizio nazionale della Protezione civile dispiegati sul territorio colpito. Di questi, oltre mille appartengono al Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, 1100 alle forze di polizia, 500 alle forze armate, 644 alle organizzazioni nazionali di volontariato, circa 1500 alle regioni direttamente interessate dal sisma e alle colonne mobili di quelle attivate da fuori regione (Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Molise, Emilia Romagna, Toscana), oltre 400 alla Croce Rossa Italiana. Circa 1000 unita’ di personale, infine, appartenenti ai centri di competenza tecnica scientifica e alle aziende erogatrici di servizi essenziali, impegnati sul territorio. A questi si aggiunge tutto il personale delle amministrazioni territoriali delle aree colpite dal sisma. Ammonta a un totale di 170 unita’ invece il personale dei diversi centri di competenza tecnica e scientifica (Ispra, Ingv, Enea, Cnr) ma anche la direzione generale Dighe del ministero delle Infrastrutture e Trasporti; circa 200 unita’ di personale in campo per le aziende erogatrici dei servizi di luce e gas; altrettante per gli operatori di telefonia e circa 120 per la viabilita’. Sono stati impiegati nel corso della giornata, inoltre, 12 elicotteri (6 del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, 3 del Corpo Forestale dello Stato, 2 della Polizia e uno delle Capitanerie di Porto) a cui si aggiunge la disponibilita’ di ulteriori 9 velivoli (4 dell’Esercito Italiano, 4 della Guardia di Finanza e uno dei Carabinieri), e da un elicottero dell’Aeronautica militare. Centinaia i mezzi di soccorso e oltre 70 le squadre cinofile impegnate nelle ricerche.