– Alle 7.00 sono state registrate numerose repliche e sono 39 gli eventi sismici localizzati di magnitudo pari o maggiore di 3.0. Lo riferisce Ingv. I piu’ forti sono avvenuti nella zona di Norcia (PG) con magnitudo 5.1 e 5.4, alle 04:32 e alle 04:33. La zona interessata dalle repliche, che in prima approssimazione rappresenta l’estensione della faglia attivata, e’ pari a circa 25 km ed e’ allineata in senso NNO – SSE. Questa dimensione e’ coerente con un terremoto di magnitudo 6. La mappa di scuotimento del terremoto piu’ forte, calcolata con i dati delle reti accelerometriche dell’INGV e del Dipartimento della Protezione Civile, indica uno scuotimento del terreno relativamente piu’ alto nella zona Nord-Occidentale. I valori di picco piu’ alti registrati sono pari a circa il 45% di g alla stazione della Rete Accelerometrica Nazionale di Arquata del Tronto, a 11 km dall’epicentro. Il terremoto avvenuto questa notte nella zona dell’Appennino centrale alle ore 3:36 (ora italiana) ha avuto epicentro in provincia di Rieti (vicino Accumoli) ed ha interessato anche le province di Perugia, Ascoli Piceno, L’Aquila e Teramo. I comuni piu’ vicini all’epicentro sono: Accumoli, Amatrice, Arquata del Tronto. La magnitudo locale (Richter) del terremoto e’ pari a 6.0. La magnitudo momento Mw, calcolata con l’analisi delle forme d’onda della Rete Sismica Nazionale, e’ pari a 6.0. Secondo i questionari arrivati fino a questo momento sul sito http://www.haisentitoilterremoto.it/, il terremoto di questa notte e’ stato risentito in gran parte dell’Italia centrale.
“L’evento è stato severo, sono terremoti che in genere nei nostri territori creano crolli e possono creare decessi, come certamente in questo caso: la mia reticenza a dare numeri è data dal fatto che in questi casi anche un crollo fa la differenza in termini di numeri, come fu per il territorio di San Giuliano”. Lo ha detto il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, al termine di un punto stampa al Dipartimento. “Ci sono persone coinvolte e sicuramente vittime, ma sui numeri – ha ribadito – chiedo pazienza e rispetto: dobbiamo essere certi del numero, ci sarà anche un’attività giuridico-giudiziaria. Noi sui numeri facciamo riferimento alle Prefetture. È importante capire il dimensionamento del fenomeno, poi il numero delle vittime lo vedremo. Bisogna essere seri e certi, l’ordine di grandezza lo possiamo anche dire ma è più rispettoso ora dare numeri certi”. Curcio ha spiegato che non ci sono zone isolate ancora non raggiunte dai soccorsi: “In particolare Amatrice e Accumoli sono i centri più colpiti che sono stati raggiunti e con i sindaci di queste zone stiamo verificando le frazioni, ci sono molte abitazioni sparse. Non ci risultano centri isolati di un’elevata densità. Certamente ci possono essere delle situazioni locali ancora non raggiunte. Il sistema ha reagito prontamente, anche se la difficoltà in questi casi è evidente”, ha concluso il capo della Protezione civile.