Terremoto, la pasta di Gragnano in aiuto agli sfollati. Lo chef Colonna: “Spaghetti della solidarietà in tutti i locali”

Gragnano e Amatrice due città le­gate sino a ieri dalla tradizione e dalla buona cucina italiana di qualità con i famosi piatti di pasta all’ Amatriciana che hanno fatto le fortune dei due comuni sono ancora più unite grazie alla solidarietà del paese capofila dei Monti Lattari.  Infatti il Con­sorzio di Promozione e Tutela della Pasta di Gragnano IGP ha messo a disposizione delle popolazioni colpite dal sisma la pasta che servirà per la somministrazione nei campi che si attrezzeranno per la città di Amatrice sia per i volontari che per la popola­zione civile senza tetto.

“Mi sembrava il minimo che anche noi del Consorzio des­simo il nostro contributo per le popolazioni colpite dal ter­remoto – ha spiegato il Direttore, Maurizio Cortese – Ad Ama­trice non saremo più legati solo per aver condiviso una fantastica storia di gusto, ma da oggi anche di solidarietà umana”.  Giuseppe Di Martino, presidente del Con­sorzio annuncia: “Siamo in contatto con la protezione civile e con la direzione della Croce Ros­sa Italiana per predisporre le consegne e coordinare la logistica. Saranno confezioni speciali di pasta, non vendibili e di più facile uso nelle cucine da campo. Stiamo anche pre­parando altre iniziative con una serie di blogger e chef si stanno mettendo in campo, ma vogliamo essere certi che gli aiuti arrivino direttamente alle popolazioni colpite, per cui appena i dettagli saranno definiti le comunicheremo. Il legame affettivo con una città come Amatrice che come la nostra è legata al gusto e alla tradizione non poteva che trasformarsi in atti concreti, cercando di essere vicini come possiamo a chi oggi soffre vivendo una esperienza che la città di Gragnano ha vissuto nel 1980, versando per fortuna un tributo di vite umane molto minore”.

Una corsa alla solidarietà, quella a favore di Amatrice, che ha coinvolto anche volti noti del mondo del gourmet. Come lo chef pluristellato Antonello Colonna, che ha proposto l’istituzione della “Giornata dell’amatriciana”: “Bisognerebbe farla in tutti i ristoranti italiani, propor­re ovunque questo piatto e devolvere il ricavato ai territori colpiti dal sisma”. Come ogni anno era in programma ad Amatrice per il prossimo week-end la celebre sagra degli spa­ghetti all’Amatriciana, che quest’anno avrebbe celebra­ to la sua 50esima edizione.

“Mi hanno chiamato amici e clienti dagli Stati Uniti, da Shangai, per chiedere in­ formazioni su quanto stava accadendo. E’ uno dei piatti più amati e conosciuti al mondo.’Amatrice è legata profondamente ad un sen­tire ‘gastronomico’, al suo territorio, all’umiltà e alla laboriosità del suo popolo. E’ giusto -ha proseguito Co­lonna – che continui a vivere e che anche la sua cultura culinaria non venga cancel­lata e annientata. Spero che in molti accolgano il mio appello”.


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