Il 17 ottobre la prima udienza del processo a carico del ragazzo che sfregiò la sua ex

E’ fissata per il 17 ottobre prossimo la prima udienza del processo a carico di Paolo Pietropaolo, l’uomo che ha sfregiato a vita la sua ex compagna, Carla Caiazzo, provocandole gravissime ustioni al volto. Sarà sovrinteso dal giudice per le indagini preliminari Egle Pilla del Tribunale di Napoli. A sostenere l’accusa in giudizio ci saranno i pubblici ministeri Raffaello Falcone e Clelia Mancuso, titolari del fascicolo d’inchiesta. Il 37enne ha scelto di essere giudica­to con la modalità del rito abbreviato. Ha scelto cioè di farsi processare sulla base degli ‘atti di indagine’ già scritti in cui è ripercor­sa la folle storia di gelosia che il primo febbraio scorso lo spin­se ad aggredire e a deturpare Carla. I magistrati dovranno respingere i tentativi della difesa di soste­nere l’infermità mentale di Pietropaolo. I legali infatti hanno pronta una perizia nella quale si attesta che al momento dell’aggressione il 37enne era sotto gli effetti di antidepressivi che Pietropaolo stava as­sumendo senza il controllo di un medico ed era anche sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Non sarà comunque un processo lungo.  In aula non ci saranno ne gli uomini in divisa che condussero l’attivi­tà investigativa tantomeno Carla: La donna di Pozzuoli non sarà costretta a rivi­vere quell’incubo in Tribunale . Basta l’interrogatorio reso ai magistrati durante la sua degenza in ospedale: “E stato velocissimo… – ha raccontato Carla – Mi ha aggredito… mi ha buttata giù. Mi ha strangolato e mi ha buttato un liquido in faccia. Ho chiuso gli occhi e d’istinto mi sono coperta la pancia”.  Carla era incinta il giorno dell’aggressione. Ha ri­schiato di perdere la bimba, ma i medici sono riusciti in un miracolo: hanno fatto partorire la donna benché lei fosse in coma, riuscendo così a salvare la piccola. “L’ultima frase che ha det­ to – ha proseguita Carla – è stata: “adesso vatti a diver­ tire… vai vai… fatti un bel sorriso… voglio vedere se continui a ridere”.


Articolo precedente“Sono stati quelli di Chiaiano”, l’agguato in stile Gomorra alla Don Guanella è la risposta dei “capitoni” all’omicidio di Guazzo
Articolo successivoNapoli, baby gang con coltelli di nuovo in azione sul lungomare, minorenne ferito, tre denunciati