Acquistò un Rolex da 16 mila euro con un assegno circolare “tarocco”: processo per un 57enne

 La fotocopia dell’assegno circolare da 16 mila euro inviata dal cliente per e-mail e poi il titolo cartaceo ‘perfetto’ consegnato giorni dopo ad un gioielliere di Ancona per l’acquisto di tre Rolex. Un’operazione apparentemente regolare nascondeva invece una truffa ingegnosa che il 17 aprile dello scorso anno venne sventata dalla Squadra Mobile di Ancona. L’autore del raggiro, Mario Gagliardi, 57 anni, napoletano, con vari precedenti penali, venne intercettato e ora è sotto processo ad Ancona per le accuse di truffa, falso e ricettazione. La vicenda è stata ripercorsa in aula davanti al giudice Paolo Giombetti dal gioielliere Bruno Fossatelli, titolare di Gi.Bi. shop e dal direttore di filiale dell’Unicredit di via Trieste Filippo Lubrani. Piuttosto sofisticate le modalità della truffa: il testimone funzionario di banca, per conto di Fossatelli, aveva chiamato la filiale di un altro istituto di credito di Napoli da dove risultava essere stato emesso l’assegno e venne rassicurato da un sedicente bancario, tale Carmine. Poi, dopo nuove verifiche di Lubrani presso un altra banca napoletana, risultò invece che l’assegno in realtà era stato ‘clonato’ duplicando banda magnetica e codici, che quello originario era stato emesso da un altra filiale per 5 mila e non 16 mila euro e che era stato già incassato. Quanto al sedicente Carmine, non era un bancario ma un complice del truffatore che rispondeva al posto della banca forse dopo aver deviato le chiamate dalla banca napoletana. Il colpo comunque venne sventato e gli orologi restituiti al gioielliere. La sentenza dovrebbe arrivare il prossimo 22 novembre.


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