Hanno scelto il processo con il rito abbreviato per usufruire dello sconto di pena previsto dalla legge il giovane boss Ciro Contini, attuale leader del gruppo dei Sibillo e della “paranza dei bimbi”e i due complici e armieri del clan Vincenzo De Vivo, 29enne di Capodichino, e il 25enne Giuseppe Cozzolino di Casavatore.Il processo a loro carico si celebrerà il prossimo 16 novembre. Come riporta Il Roma il clan Sibillo, aveva una base a Capodichino, probabilmente utilizzata anche dal ras Pasquale nei mesi di latitanza. La polizia nel febbraio scorso scoprì un vero e proprio arsenale da guerra in dotazione al clan Sibillo e gestito dai due complici di Ciro Contini. Le armi erano nascoste tra materassi, un divano ed altre suppellettili in stato di abbandono, erano cobtenute in due valigie di grosse dimensioni. All’interno il mini arsenale composto da armi da guerra, armi comuni da sparo, un giubbotto anti proiettile, una maschera da “softair”, delle bustine contenenti circa 200 grammi di hashish e circa 90 grammi marijuana, un bilancino di precisione, due disturbatori di frequenze radio e numerosi abiti di colore nero presumibilmente utilizzati per co piere azioni intimidatorie o comunque offensive. E poi una pistola mitragliatrice Uzi, due pistole semiautomatiche ed una a tamburo, una bomba a mano proveniente dalla ex Jugoslavia, 710 cartucce di vario calibro e due coltelli con lama da 25 centimetri. Tutto il materiale è stato sottoposto ad esame bali- stico mentre la bomba a mano è stata fatta brillare dagli artificie- ri della Questura. I tre sono accusati di detenzione illegale di armi da guerra ed armi comuni da sparo, ricettazione, detenzione e traffico di sostanze stupefacenti con l’aggravante mafiosa prevista dall’articolo 7 della legge Falcone.