Gli investigatori sono sulle tracce del proprietario della micidiale bomba artigianale trovata l’altro pomeriggio in un dirupo tra via Grottola e via Torciliano a Pianura. L’ordigno artiginale di due chili aveva una miccia pirotecnica e non era innescato. E’ stato trovato alle spalle dell’abitazione di un pregiudicato che, due settimane fa, una bomba se l’era ritrovata accesa e sotto casa e già pquesto per gli investigatori è un indizio da seguire. Quella è una zona ritenuta sotto l’influenza criminale del gruppo Lago-Romano. Nella roccaforte del clan, in contrasto coi Marfella-Pesce e coi Foglia, è venuto fuori di tutto, occultato tra giardini e pertinenze condominiali. I carabinieri durante i controlli, anche con perquisizioni domiciliari e personali nei confronti di pregiudicati e persone ritenute gravitare nell’orbita del clan, hanno rinvenuto anche due pistole semiautomatiche, cariche e con colpo in canna, un giubbotto antiproiettile, 2.1 chilogrammi di hashish e 10 piante di cannabis indica in fioritura con un peso complessivo di 30 chilogrammi. Il ritrovamento della bomba e delle pistole fa di nuovo alzare l’attenzione, che non è mai cessata, da parte delle forze dell’ordine nel quartiere di Pianura. La strategia criminale dei clan della camorra sembra essere cambiata e ora si alza il tiro. Si punta al bersaglio grosso. Si punta soprattutto a gesti eclatanti. I clan cercano “visibilità” che gli da potere e mette in soggezione gli avversarie i nemici. E per questo che dopo il ritrovmento della bomba gli investigatori stanno continuando i controlli nella zona.