Camorra, parla Marco Mariano: “Signor giudice ammetto le colpe, ora sono un pentito e vi invierò una memoria scritta”

“Signor giudice ammetto gli addebiti che mi contestate, confermo che sono un collaboratore di giustizia e vi annuncio che vi invierò una memoria in cui saranno riportati dettagli su fatti e su persone che sono al cen­tro di questo processo”.

 E’ in sintesi questa la dichiarazione spontanea del boss Marco Mariano, il reggente dei “Picuozzi” dei Quartieri Spagnoli la vera mentre criminale e imprenditoriale di una delle cosche più potenti della camorra napoletana e non solo fin dagli anni Novanta. Marcuccio ha reso così ieri la sua “dichiarazione spontanea” davanti al gip Miranda nel processo che si sta celebrando con il rito abbrevisto per lui e altri 36 della sua famiglia e fedelissimi. Gli altri 60 circa invece hanno optato per il rito ordinario. Processo che nasce dal maxi blitz contro le cosche del centro di Napoli e che portò in carcere oltre 90 persone tra cui anche alcuni insospettabili e colletti bianchi del clan. Il pm Michele Del Prete della Dda di napoli ha chiesto per Marco Mariano 24 anni di carcere e complessivamente  322 anni di reclusione per i 37 “Picuozzi”, tra anche il fratello Ciro. Tutti accusati di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, ricettazione, traffico di stupefacenti, detenzione e porto abusivi di armi.  Dalle indagini è venuto fuori come gli interessi del clan negli ultimi anni oltre che nei traffici illeciti si siano spostati per riciclare nel setto­re alimentare come il commercio di pesce, carne e latticini che veni­vano poi proposti/imposti a risto­ ratori e titolari di pizzerie. Ma non solo. La diversificazione degli inve­stimenti e degli interessi aveva por­tato la famiglia dei vicoli verso esercizi commerciali e locali notturni, ma anche verso la politica. Il boss avrebbe infatti tentato di offrire il suo sostegno a un candidato alle Comunali del 2011. Ora si attende con ansia anche da parte degli affiliati il deposito della “memoria” di Marco Mariano.

Queste, comunque nel dettaglio, le richieste avanzate a dal pm Michele Del Prete nel corso della requisitoria: Mariano Marco; 24 anni; Mariano Ciro, 8 anni; Cardaropoli Antonio, 12 anni; Castaldo Antonio, 8 anni; Cinque Patrizia, 12 anni; Daniela Franco, assoluzione; De Crescenzo Eduardo, 12 anni; Di Meglio Antonio, 8 anni; Dresda Annamaria, 8 anni; Esposito Antonio, 12 anni; Festa Antonio, 4 anni; Flaminio Giancarlo, 8 anni; Frattini Umberto, 18 anni; Gaetano Luisa, 8 anni; Magrelli Costanzo, 10 anni; Mariano Fabio, 8 anni; Mariano Mara, assoluzione; Mariano Marco, classe ’76, 8 anni; Mariano Salvatore, 8 anni; Masiello Antonio, 8 anni; Masiello Gaetano, 8 anni; Mastracchio Paolo, 8 anni; Overa Maurizio, 6 anni; Passaro Giuseppe, 2 anni; Patrizio Franco, 12 anni; Perrella Armando, 12 anni; Quinzio Maria, 8 anni; Ricci Vincenzo, 12 anni; Romano Ciro, 12 anni; Rossi Fabio, 4 anni; Savio Pietro, 2 anni; Stile Tobia, 2 anni; Sorio Emanuele, 8 anni; Taglialatela Elvira, assoluzione; Tecchio Concetta, 8 anni; Tecchio Ernesto, 8 anni; Tortora Mario, 8 anni. La sentenza di primo, salvo imprevisti dell’ultima ora, dovrebbe essere emessa entro la fine del mese prossimo. Quanto agli altri 44 imputati, tutti hanno optato per il rito ordinario.

 

 

 

 

 

 

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