Castellammare, si fa la conta dei danni dopo la bomba d’acqua e le colate di fango sul centro antico

Castellammare si fa la conta dei danni dopo la bomba d’acqua dell’altra sera che ha mandato in tilt la città con il centro antico come al solito invaso da colate di fango. E scoppiano subito le polemiche visto che la città si è dimostrata ancora una volta ancora impreparata a questo tipo di precipitazioni che in passato hanno causato gravi danni e frane. A correre il maggior rischio sono i residenti del centro antico: è qui che è arrivata una vera e propria colata di fango, trasportato dalle vasche di laminazione borboniche di Quisisana, che – colme in pochissimo tempo – hanno fatto tracimare fango e detriti fino alle stradine del centro storico di Castellammare. Decine di telefonate di soccorso al centralino dei vigili del fuoco. E così ieri mattina residenti e commercianti della zona hanno dovuto imbracciare vanga e pala per ripulire marciapiedi, negozi e scantinati. Gli attivisti del gruppo ‘Sos Stabia’ alzano la voce: “Sono decenni che si parla di questo problema ma mai nessun provvedimento serio è stato preso.Sappiamo che il centro antico è a rischio, e che l’amministrazione dovrebbe prendere seriamente in considerazione il problema prima che ci siano vittime”. Intanto due settimane fa l’amministrazione comunale del sindaco Antonio Pannullo si è mossa su questo fronte recuperando 10 milioni di euro di fondi regionali da destinare alla manutenzione del monte Faito e a ridurre il rischio idrogeologico. Fondi che erano stati stanziati in precedenza, ma rispediti al mittente dalla passata amministrazione perché non vi erano le competenze in Comune per stilare un bando di gara. Si tratta di risorse che l’ente comunale ha di nuovo a disposizione dopo alcuni incontri tenuti a palazzo Santa Lucia con dirigenti della Regione e della Protezione civile regionale. Saranno utilizzati per riattivare i canali di scolo, i pozzetti, e l’installazione di reti di protezione nelle aree più a rischio frane oltre che per ripristinare la viabilità sul monte Faito. I disagi hanno riguardato la circolazione stradale con arterie completamente allagate ed impraticabili per pedoni e automobilisti. La situazione più critica da questo punto di vista si è registrata nel quartiere Fontanelle, al confine con il comune di Pompei.


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