Fine pena mai per Ciro Montella. E ‘ la richiesta del pm Sergio Ferrigno della Dda di Napoli per l’omicidio di Gaetano Esposito detto ‘o pastore affiliato dei Birra-Iacomino ucciso a Ercolano il 29 marzo 2009. Ciro ‘o lione esponente di spicco degli Ascione-Papale, nemici dei Birra-Iacomino, è ritenuto mandante ed organizzatore dell’agguato avvenuto sul corso Resina all’ingresso di una sala scommesse. Ha spiegato il pm nella sua requisitoria: “Montella ha massacrato Gaetano Esposito perché è uno dei killer di suo padre e di suo fratello: subito dopo averlo ucciso, ha ordinato alla famiglia della vittima di abbandonare per sempre Ercolano”. Ed è per questo che va condannato all’eragostolo nostante il processo si stia celebrando con il rito abbreviato. La vittima, Gaetano Esposito, apparteneva ad una famiglia storicamente legata ai Birra, ed era lo zio di Vincenzo Esposito, prima killer al soldo dei clan, oggi collaboratore di giustizia. Esposito è tra i responsabili dell’omicidio di Vincenzo e Gennaro Montella, avvenuto a Torre del Greco il 15 gennaio 2007: erano il padre e il fratello di Ciro ‘o lione. Ma Esposito è ritenuto anche coinvolto nell’omicidio di Ciro Montella, zio di «’o lione», avvenuto l’11 marzo 2013. Sono stati i pentiti Vincenzo Esposito, Giuseppe Capasso e Ciro Gaudino, vicini al boss Natale Dantese, ad accusarlo. Sempre secondo quanto ricostruito dall’inchiesta di militari e Antimafia, Montella osservò l’omicidio di Esposito dal balcone della sua abitazione, poi nei giorni successivi costrinse i familiari della vittima a lasciare immediatamente Ercolano.