Follia a Marigliano, sparano a salve in aria per tutto il paese. Fermati e denunciati: “Volevamo solo divertirci”

Spari a ripetizione nel cuore della movida a Marigliano. Due giovani in sella ad uno scooter hanno seminato il terrore in città tenendo per circa un’ora sotto scacco l’intera città. Hanno attraversato l’intera Marigliano: da località Faibano a corso Umberto I° passando per corso Vittorio Emanuele in direzione strada provinciale per Scisciano. Erano all’ incirca le 23 quando l’eco degli spari ha fatto scattare l’allarme mettendo in subbuglio l’intera cittadinanza. I due balordi come riporta Il Mattino hanno esploso numerosi colpi di pistola ad aria compressa. I più impauriti i giovani della movida che hanno cercato riparo nei locali della zona. E’ stato un fuggi fuggi generale. Si pensava ad una sparatoria mentre i due ragazzi di 18 e 19 anni si divertivano sparando in aria a più non posso. Anzi godevano alla vista dei propri coetanei impauriti. Con la pistola giocattolo in pugno e con il volto raggiante continuavano a sparare. Più la gente scappava e loro più continuavano il copione di terrore. Sono partiti dalla frazione Faibano, generalmente una località tranquilla rompendo la quiete e mettendo in subbuglio i nuclei familiari della zona che hanno preso d’assalto i centralini dei carabinieri. Non hanno risparmiato neanche la provinciale per Scisciano. La gente e in particolare i giovani hanno avuto tanta paura, ma non abbastanza da chiudersi in quella cappa di omertà che dà campo libero ai bulletti da strapazzo. Hanno preso i telefoni e hanno avvertito i carabinieri della locale stazione, che subito si sono messi sulle loro tracce. Dalle testimonianze raccolte si è risaliti alla loro identità. I militari, coordinati dal comandante Raffaele Di Donato, li hanno immediatamente identificati e portati in caserma. “Stavamo solo giocando, non volevamo fare niente di male. Era un semplice divertimento, niente di più”, si sono giustificati i due giovani. Entrambi sono stati denunciati per spari in luogo pubblico.

I due sono rispettivamente figlio e nipote di un esponente di spicco del clan Filippini-Lucenti di Marigliano. Il più piccolo, tra l’altro, aveva avuto un permesso di uscita da una comunità dove è stato destinato per una rapina a un minorenne. L’arma, sequestrata, è una pistola modificata caricata a salve. Ma la paura tra i cittadini è stata vera. I carabinieri di Castello di Cisterna hanno trovato e sequestrato quattro bossoli. Il clan fa affari nella zona facendo rapine e vendendo droga.


Articolo precedentePaola Torrente, la Miss “Curvy” è già un fenomeno sui social: “Non mi sento diversa dalle altre”
Articolo successivoMessaggi morte e pedinamenti a una donna, arrestato 68enne a Caserta