Acqua, luce, lampade abbronzanti e un misterioso macchinario costoso tale far sembrare la stanza “una sala operatoria”. Un investimento da migliaia di euro per coltivare la marijuana in luoghi chiusi, spiegato da Salvatore Frenna al cugino Francesco Frenna detto “Checco della Sanità”. Così la “paranza dei Bimbi” di Forcella cercava di incassare con il traffico di droga fai da te.La vicenda è agli atti del processo contro i venti arrestati nel maggio scorso nell’operazione “Car Wash”. L’ideatore della coltivazione nella chiesa sconsacrata di via Santa Maria Antesaecula aveva pensato a tutto, compreso il sistema per rubare la corrente elettrica: “Alla fine ci si guadagna”. Ecco alcuni passaggi della conversazione del 21 maggio 2014 tra i due parenti.
Salvatore Frenna spiega sommariamente il procedimento per far crescere le piante e la sua abilità nel farle sviluppare egregiamente, nonché le modalità con cui riusciva a procurarsi, in modo illecito, la corrente elettrica: “…È tutto automatico le luci… inc… rubo la luce”.
Francesco: “Quante piante?”.
Salvatore: “Sopra 110… sono 70 belle… 70 però stanno tutte belle”
Francesco: “Ma è naturale oh. Tu lo sai fare? So che ci vuole…”
Salvatore: “L’ho imparato a memoria… le so crescere dalla Aalla Z, da Lino a tre mesi le mette. Dai tre mesi a cinque mesi… massimo sei mesi”
Francesco: “Ci vogliono solo i soldi all’inizio, una volta”.
Salvatore: 2Lo sai cos’è… la prima volta volta li butti i soldi poi non li devi buttare più… però ci vuole la luce rubata… perché lo sai che la luce costa, per esempio a quest’ora stanno dormendo… poi si svegliano a mezzanotte”.
Francesco: “E che cambia da quando dormono e quando si svegliano?”.
Salvatore: “Altrimenti come cresce la pianta”.
Francesco: “No, come vedi che stanno dormendo”.
(nella foto i due cugini salvatore e francesco frenna)