Furbetti del cartellino al Comune di Scafati: dieci misure di interdizione a carico di dipendenti comunali. Il blitz anti-assenteismo della Guardia di Finanza è scattato stamattina negli uffici di Palazzo Mayer e presso la sede di Scafati Solidale al centro commerciale Plaza. Dieci le persone coinvolte e tra questi l’autista del sindaco, Pasquale Aliberti, due vigili urbani e altri sette dipendenti comunali. A loro sono, i militari agli ordini del capitano Nunzio Napolitano, su ordine del gip del Tribunale di Nocera Inferiore, Paolo Valiante, dopo le richieste del Pm Amedeo Sessa, hanno notificato l’ordinanza cautelare di interdizione dai pubblici uffici. Il periodo finito sotto la lente di ingrandimento della magistratura è quello tra febbraio e giugno, durante l’attività svolta dalla Commissione di accesso agli atti – presieduta da Vincenzo Amendola – per accertare i presunti legami tra camorra e politica presso l’Ente. Al termine di 5 mesi di indagini (svolte nell’ambito dell’operazione convenzionalmente denom inata “mal comune”) sono state ricostruite le condotte illecite dei pubblici dipendenti che, in orario di servizio, dopo aver registrato la propria presenza, si allontanavano in modo sistematico e pressochè quotidiano dal posto di lavoro per fare acquisti presso esercizi commerciali, dedicarsi a faccende personali (come, ad esempio , per riparare la propria bicicletta) e per fare passeggiate lunghissime fino al santuario della vicina cittadina di Pompei).
Centinaia di ore lavorative sono state falsamente attestate dai dipendenti come effettuate e quindi pagate dall’Ente pubblico per prestazioni in realtà mai svolte . Alcuni agivano anche in accordo tra loro, scambiandosi reciprocamente il “favore” della timbratura del cartellino, consentendo così ai colleghi di arrivare in ritardo in ufficio ovvero, in alcuni casi, di non presentarsi proprio per nulla sul posto di lavoro. A seguito di pedinamenti, videoregistrazioni e grazie a telecamere nascoste sono stati rilevati gli spostamenti e le a ttività dei pubblici dipendenti (tra i quali anche 2 agenti della locale Polizia Municipale) nonché le false timbrature dei cartellini di presenza.
A conclusione delle indagini delle fiamme gialle, coordinate dal procuratore della Repubblica di Nocera Inferiore, Amedeo Sessa, il giudice per le In dagini preliminari ha emesso 10 ordinanze per altrettanti soggetti, tutti accusati di truffa ai danni dello Stato e false attestazioni.