I Casalesi controllavano i panifici nella provincia di Caserta fino a Giugliano: 9 arresti e sequestri beni

Nove misure cautelari e un sequestro beni per 18 milioni di euro sono il risultato di un’indagine del Nucleo di Polizia Tributaria e della polizia penitenziaria di Napoli che ha colpito il clan dei Casalesi nell’esercizio del monopolio in determinati settori economici tra cui quello della produzione e distribuzione del pane. I provvedimenti restrittivi, emessi dal gip di Napoli, nei confronti degli indagati, sono per sei di loro in carcere e per altri tre ai domiciliari. L’inchiesta riguarda un gruppo criminale legato al boss Michele Zagaria che aveva acquisito il controllo di attivita’ imprenditoriali tra Grazzianise, Cancello e Arnone, Santa Maria Capua Vetere, Sparanise, Teano e Giugliano. A capo del gruppo, Nicola Del Villano, gia’ noto alle cronache giudiziarie e sottoposto alla misura di sorveglianza speciale con obbligo di dimora e Pasquale Fontana, entrambi vicini al boss, che avevano assunto un ruolo di primo piano dopo i conflitti interni determinati dalle inchieste giudiziarie e dagli arresti. Per gli inquirenti, contigue al clan sono alcuni imprenditori dell’area tra cui Gianni Morico, titolare di un noto gruppo di imprese di prodotti da forno distribuiti su tutto il Casertano, ma anche di un bar a Santa Maria Capua Vetere, nel quale si tenevano riunioni per stabilire accordi e definire strategie del gruppo.


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