Il messaggio al boss di Pozzuoli e dell’area Flegrea, Gennaro Longobardi è arrivato chiaro e preciso. Lui, uscito dal carcere dopo 13 anni trascorsi ininterrottamente al regime di 41bis prima nel carcere de L’Aquila e poi in quello di Opera a Torino, deve stare al posto a Monteruscello visto che tra l’altro ha l’obbligo di dimora proprio nel suo comune di residenza ed è sorvegliato speciale. Questo particolare tenderebbe ad escludere l’ipotesi che si è fatta strada col passare delle ore per spiegare l’omicidio dell’incensurato di 43 anni Luigi Mattera ucciso ieri pomeriggio in via Caffariello a Varcaturo. La vittima avrebbe una particolare somiglianza con il boss Longobardi e tra l’altro era alla guida dell’auto, una Lancia Y, intestata propria alla figlia del boss. Ma Longobardi in quanto sorvegliato speciale non potrebbe guidare e non può uscire dal suo comune di residenza. Anche se questo sicuramente non poteva essere un freno per un boss del suo calibro. Ma comunque al di là del fatto della somiglianza l’omicidio di Mattera rappresenta un segnale al boss Beneduce vista comunque la vicinanza della vittima con persone del clan e della famiglia.I carabinieri della Compagnia di Giugliano stanno passando al setaccio vita e frequentazioni di Mattera, ex fioraio sposato e con due figlie, e di recente imprenditore ittico nell’ambito del mercato di Pozzuoli. Anche questo ultimo dettaglio eÌ€ attenzionato dagli investigatori. Proprio la sua attivi- taÌ€ all’interno del mercato ittico, spesso nel mirino dei clan per allargare i propri traffici illeciti, po-rebbe essere uno scenario da non sottovalutare. Gli investigatori non escluderebbero, comunque, altre ipotesi. Non ci sarebbero, sembra per ora, segnali di ripresa di una faida o di una guerra tra clan nella zona puteolana, ma dopo questo omicidio, gli inquirenti hanno alzato il livello di attenzione sul territorio. Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri, Mattera, che viveva di espedienti, stava percorrendo via Carrafiello, in contrada La Contessa, zona di campagna a Varcaturo, quando sarebbe stato avvicinato da uno scooter con due persone a bordo che gli hanno esploso contro diversi colpi di pistola; tre dei proiettili lo hanno centrato, dopo avere infranto il vetro del parabrezza, facendogli perdere il controllo dell’auto. La Lancia Y ha speronato, sbattendo su di un fianco, un vettura che stava sopraggiungendo in senso opposto di marcia, senza provocare danni al conducente. Tra le persone ascoltate dagli investigatori, per ricostruire la dinamica dell’agguato e per fornire indizi sui sicari, anche l’automobilista speronato, forse l’unico testimone.
(nella foto di internapoli.it l’incredibile somiglianza tra la vittima Luigi Mattera, nel riquadro a sinistra e il boss Gennaro Longobardi)