La 14enne di Sarno vittima del branco di San Valentino domani ascoltata in audizione protetta

Violenza di gruppo a San Valentino Torio: la vittima sarà ascoltata in audizione protetta. La 15enne violentata da cinque minori, la sera del 26 giugno scorso, dovrà raccontare nel corso di un incidente probatorio che si terrà domani, presso il centro di ascolto del Comune di Salerno, la sua triste vicenda. Il giudice per le indagini preliminari, Maria Rosaria Minutolo ha accolto la richiesta della procura convocando i cinque minori, con i rispettivi avvocati, presso il centro dove la ragazza, assistita dalla psicologa Carla Narni Mancinelli, dovrà ripercorrere le tappe di quanto è accaduto in un garage di San Valentino, quando – a turno – i cinque ragazzi abusarono di lei e la tennero segregata per un’ora. Quattro degli indagati, tutti minori di età compresa tra i 15 e i 17 anni, sono detenuti nelle strutture carcerarie di Nisida e di Airola, mentre un quinto giovane è agli arresti domiciliari. La vittima, assistita dall’avvocato Alessandro Laudisio, aveva già denunciato quanto accaduto identificando e facendo arrestare i suoi violentatori, ai carabinieri della Stazione di Sarno. La prova testimoniale che sarà irripetibile anche nel processo permetterà alla Procura di “cristallizzare” le accuse e di verificare se esistono delle discordanze tra la versione fornita dalla ragazzina, all’epoca dei fatti 14enne, e i cinque indagati. L’audizione protetta si è resa necessaria perché secondo il giudice vi è motivo di credere che la vittima qualora fosse sottoposta ad interrogatorio alla presenza degli indagati non sarebbe in grado di dominare il turbamento connesso agli episodi da raccontare. Il fatto, diventato un caso nazionale, destò particolare clamore sia per la metodologia utilizzata dai ragazzini sia per le motivazioni che questi fornirono nel corso dei primi interrogatori. I cinque minori, difesi dagli avvocati Andrea Miranda, Valentino Miranda, Antonio Carrella e Nicola Cicchini, assisteranno al racconto della ragazza e per la prima volta dopo il 26 giugno scorso potranno sentire la sua voce. L’incidente probatorio sarà poi inserito negli atti del processo come prova testimoniale ed eviterà alla ragazza di essere sentita nelle aule di giustizia, evitandole ulteriori danni psicologici. La ragazzina, studentessa di un istituto alberghiero, e residente a Sarno fu trascinata nel garage, nei pressi della villa comunale di San Valentino Torio e violentata – a turno – dai cinque ragazzi che, dopo essersi accordati per avere un rapporto sessuale con quella ragazza ritenuta una “facile” non si erano fermati neppure quando lei si era ribellata e aveva supplicato loro di liberarla.

Rosaria Federico


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